mercoledì 18 dicembre 2013
E il libro va...
Dopo i primi giorni di vendita la telefonata dell'editore: tutto alla grande, ristampiamo. Non ci sono ancora i i primi numeri ufficiali ma di sicuro "Semplicemente Gasperson" sta andando molto bene al punto che oggi è stato tra i libri più venduti nella nostra città. Devo ammettere che immaginavo potesse andare bene, ma non così bene.
lunedì 9 dicembre 2013
Gasperini, il libro
La richiesta e' arrivata all'improvviso: perché non facciamo un libro su Gasperini? Davvero non me l'aspettavo così ci ho riflettuto un po' e poi ho chiamato il mister. Non ci eravamo lasciati bene , nei suoi ultimi mesi a Genova non avevo fatto nulla per difenderlo, anzi a volte l'ho attaccato molto, forse anche eccessivamente. Avevamo anche litigato furiosamente, al punto da non parlarci per tanto tempo poi però ci siamo chiariti e abbiamo capito che alla base del nostro rapporto c'è il rispetto. Così Gian Piero mi ha detto si è siamo partiti. Mi ha raccontato la sua vita da quando era bambino a quando ha accettato di tornare al Genoa, la sua casa. Il libro lo abbiamo chiuso in poco tempo, ma era giusto farlo. Se lo merita eccome. Venerdì 13 alle 18 al Museo del Genoa la presentazione. Vi aspetto !!!Matteo
venerdì 6 dicembre 2013
La politica con gli ultrà, ma solo quelli di Roma
Ci sono tifosi di serie A e di serie B. Non ci voleva la vicenda degli ultrà della Lazio arrestati in Polonia per averne la conferma. Di sicuro se abiti a Roma ti è concesso tutto, puoi sospendere un derby senza che accada niente, puoi accoltellare qualcuno ogni domenica
senza che nessuno dica nulla. Così può capitare di vedere addirittura la Domenica Sportiva schierarsi apertamente con la conduttrice addirittura scandalizzata e preoccupata per la sorte di quei ragazzi.
L'altro giorno alla vigilia di un vertice europeo delicato in cui avrà un gran bisogno di alleati, il presidente del Consiglio Enrico Letta si è ritrovato a dover gestire l'affaire dei tifosi italiani arrestati nel pre-partita fra Legia Varsavia e Lazio. Argomento che irrompe nella bilaterale fra Italia e Polonia, al termine della quale il presidente del Consiglio sollecita Varsavia affinché vigili sul corretto iter giudiziario della vicenda, ottenendo immediate rassicurazioni dal collega Donald Tusk. Ma a stretto giro di posta, commentando in tv la presenza in Polonia dei familiari dei 22 supporter biancocelesti, il ministro dell'interno Barlomiej Sinkiewicz torna a spargere benzina sul fuoco: dopo aver ricordato che "la legge è uguale per tutti, sia per i polacchi sia per gli stranieri", il ministro bolla come "banditi" gli italiani arrestati.
"Ho detto al primo ministro della grande preoccupazione che c'è in Italia", ha detto con linguaggio diplomatico Letta che,"nel rispetto delle leggi e della separazione dei poteri", chiedendo a Tusk di fare "il possibile" affinché vi sia una "massima accelerazione nell'applicazione delle regole".
Immediata la replica del primo ministro: "Farò di tutto" per accelerare le procedure nel rispetto delle regole, assicura Tusk che annuncia di voler fare un "appello" al procuratore generale e al ministro della Giustizia affinché "seguano personalmente la vicenda" al fine di evitare lungaggini. Rassicurazioni che Letta, al termine del vertice, porta personalmente ai familiari dei tifosi, incontrandoli all'ambasciata italiana.
Ma sono anche i politici italiani a muoversi con una certa determinazione. <Non possiamo fare a meno, anche nella nostra qualità di Presidente della Commissione Esteri della Camera, di rivolgerci ad un paese amico, al quale siamo legati per molteplici ragioni culturali e politiche, confermata ieri dal vertice bilaterale e integrativo, affinché questa vicenda si concluda nell'ambito di rapporti che devono essere improntati alla massima solidarietà". La dice in una nota Fabrizio Cicchitto.
Su questa vicenda, del resto, "la Camera ha già avuto modo di esprimere delle valutazioni che hanno unito tutte le forze politiche insieme al Ministro degli Esteri Bonino. In questo quadro del tutto fuori luogo ci sono apparse le espressioni usate dal ministro degli Interni polacco Sinkiewicz che ha parlato di 'banditì, quando invece caso.
"È una vergogna che il ministro dell'Interno parli di banditi a proposito dei tifosi laziali fermati, la maggior parte di loro accusati solo di schiamazzi. Noi non ci permettiamo di dire lo stesso con molti polacchi che in Italia hanno conti seri con la giustizia italiana. Se dovessimo fare una percentuale dei banditi italiani in Polonia e dei banditi polacchi in Italia saremmo noi a rimetterci con i "banditi" polacchi". Così Ignazio La Russa, presidente di Fratelli d'Italia.
Potrei andare avanti a lungo con le frasi di tutti coloro che sono scesi in campo a difesa degli ultrà romani. Non voglio entrare nel merito della vicenda, ma sono sicuro che se fossero stati genovesi, bergamaschi o dell'Udinese a nessuno sarebbe importato nulla. Per poi magari fare i soloni e gli indignati per quanto avvenuto in Genoa - Siena.
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