giovedì 31 maggio 2012
Il solito giochino
Pietro Lo Monaco domani sarà a Genova. La notizia era nell'aria già da tempo, anche perché si sapeva che aveva firmato un contratto pluriennale già diverse settimane fa. Nei giorni scorsi avevo scritto di un rallentamento nell'operazione e oggi in molti mi rinfacciano di aver sbagliato. Ognuno può pensare quello che vuole, ma vi assicuro che c'è stato più di un tentennamento da parte della proprietà. A prescindere da questo, dico che nel lavoro che faccio il rischio di essere smentiti esiste, ci mancherebbe altro. Nessuno è infallibile. Però ogni notizia che scrivo non è mai stata e non lo sarà mai frutto di fantasia. A marzo quando scrissi di Lo Monaco al Genoa qualcuno si mise a ridere....
Quel derby
Sussurri, voci di ogni tipo, intrighi e misteri. Quel famoso derby di un anno fa fece parlare prima, durante e dopo. Ero allo stadio quella sera e devo dire che nell'aria c'era davvero una sensazione strana, molto strana. Il secondo tempo non lo potrò mai scordare con la Nord che spingeva e la squadra che invece sembrava pietrificata. Non penso di essere stato l'unico a pensare male in quei minuti e probabilmente, fossi stato un tifoso in gradinata, anch'io avrei urlato contro i miei giocatori.
C'era la possibilità di far retrocedere la Sampdoria, un'occasione che magari non capitera' mai piu nella vita. Vedere i propri giocatori fermi, paralizzati ed incapaci di mettere al tappeto l'avversario mi avrebbe fatto diventare matto. Poi quel gol nel finale, gli insulti di Milanetto, la squadra che non va a fare festa sotto la Nord e quel senso di disagio che ha accompagnato molti tifosi del Genoa verso casa.
Quella sera dopo aver lavorato, ero poi andato a cena con un gruppo di amici. Tutti genoani a tavola, ma sembrava che avessero appena vinto gli altri. Poca voglia di ridere e persino di godersi un successo storico. C'era la sensazione di aver appena assistito a qualcosa di strano, di anomalo. Quel "bastardi" urlato da Milanetto aveva forse sancito la fine di qualcosa. Da quella sera in poi al Genoa e' davvero successo di tutto, fino alle maglie fatte togliere sul campo. E non e' finita qui. Ieri il gip di Cremona ha chiesto ad Omar proprio di quel derby. Sembra una maledizione!
C'era la possibilità di far retrocedere la Sampdoria, un'occasione che magari non capitera' mai piu nella vita. Vedere i propri giocatori fermi, paralizzati ed incapaci di mettere al tappeto l'avversario mi avrebbe fatto diventare matto. Poi quel gol nel finale, gli insulti di Milanetto, la squadra che non va a fare festa sotto la Nord e quel senso di disagio che ha accompagnato molti tifosi del Genoa verso casa.
Quella sera dopo aver lavorato, ero poi andato a cena con un gruppo di amici. Tutti genoani a tavola, ma sembrava che avessero appena vinto gli altri. Poca voglia di ridere e persino di godersi un successo storico. C'era la sensazione di aver appena assistito a qualcosa di strano, di anomalo. Quel "bastardi" urlato da Milanetto aveva forse sancito la fine di qualcosa. Da quella sera in poi al Genoa e' davvero successo di tutto, fino alle maglie fatte togliere sul campo. E non e' finita qui. Ieri il gip di Cremona ha chiesto ad Omar proprio di quel derby. Sembra una maledizione!
martedì 29 maggio 2012
Intrecci molto pericolosi
Giornata davvero difficile quella che si sta per chiudere. Sedici vittime, 200 feriti e ben 8.000 sfollati. Pensare ad altro quando a pochi chilometri di distanza c'è l'inferno non è facile. Oltretutto la terra per l'ennesima volta ha tremato anche da noi facendoci capire ancora meglio cosa hanno provato le popolazioni più colpite. Tutto questo ci ha fatto dimenticare all'improvviso l'inchiesta di Cremona e ancor di più il silenzio del presidente Preziosi.
I tifosi del Genoa, comprensibilmente, sono frastornati. Il ricordo di una stagione maledetta è ancora vivo e, come se non è bastasse, sono arrivate le mazzate legate all'inchiesta sul calcio scommesse. Milanetto in carcere, Criscito indagato e Sculli finito nel mirino della magistratura per incontri e telefonate sospette. Proprio quest'ultimo è al centro di un altro intrigo. Eccolo. Dagli atti dell'inchiesta,emerge che gli investigatori si mettono a cercare elementi su Giuseppe Sculli, l'attaccante del Genoa per il quale il Gip ha respinto la richiesta d'arresto senza però negare una sua "disponibilità" alle combine e ricordando i suoi legami con la criminalità organizzata.
Il 19 marzo scorso, ricostruiscono gli investigatori, Sculli è a Roma in occasione di Roma-Genoa, partita per la quale non è stato convocato. Il giocatore parla al telefono con una persona che chiama "fratellino" e che invita ad incontrarlo all'hotel degli Aranci - dove sono in ritiro i rossoblù - per poi andare insieme a vedere la partita. Il "fratellino", accertano gli investigatori, altri non è che Romano Massimo Papola, massaggiatore della Lazio. L'uomo arriva all'albergo a bordo di una Smart con un'altra persona - "un uomo di circa 40/45 anni, con capelli rasati a zero" scrivono gli investigatori - e poi i tre entrano nell'hotel.
Il dato "piuttosto curioso che emerge", è scritto nelle carte, "è che la stessa vettura era stata controllata a Roma con a bordo il noto estremista di destra legato ai Nuclei armati rivoluzionari e vicino agli ambienti della malavita organizzata Massimo Carminati, soprannominato 'er cecatò per via di un'evidente menomazione all'occhio sinistro (permanente conseguenza di un pregresso scontro a fuoco con i carabinieri risalenti all'anno 1981)". "Si ricorda - proseguono gli investigatori - che Carminati è stato affiliato alla Banda della Magliana ed accusato di aver garantito il legame tra l'organizzazione criminale romana ed il mondo dell'eversione di destra e della criminalità organizzata romana". Quando viene fermato, Carminati è in auto con Giovanni De Carlo, "campione italiano classe 'B' di kick boxing". Ed è questo personaggio, concludono gli investigatori, che "verosimilmente si incontra con Sculli" e Papola nell'albergo del ritiro del Genoa. Quale fosse lo scopo dell'incontro, è quanto stanno cercando di accertare gli inquirenti.
Sono innocentista e garantista. Da sempre. Prendo solo atto.
Terremoto
Ancora scosse, ancora morti. La terra continua a tremare e devo dire che la cosa mi inquieta parecchio. Ero nel letto questa mattina quando e' arrivato il terremoto ed ho provato una sensazione davvero strana, ma la cosa particolare e' che quasi mi ci sto abituando. Ho sentito più scosse negli ultimi mesi che in tutta la mia vita.
Poi ho subito pensato a mia sorella che vive a Bologna. Era in casa sul soppalco paralizzata dalla paura quasi in lacrime. E ora? Gli esperti, mi chiedo a cosa servano considerato che non riescono a prevedere nulla, dicono che non e' finita qui. Non sono tranquillo. Per niente. E voi?
Poi ho subito pensato a mia sorella che vive a Bologna. Era in casa sul soppalco paralizzata dalla paura quasi in lacrime. E ora? Gli esperti, mi chiedo a cosa servano considerato che non riescono a prevedere nulla, dicono che non e' finita qui. Non sono tranquillo. Per niente. E voi?
Criscito
Che giornata ragazzi. Eravamo andati a letto consapevoli che sarebbe successo di tutto e cosi' e' stato.
Da dove cominciamo? Tra le tante cose che piu' mi hanno colpito di questa triste vicenda c'e sicuramente quella che riguarda Mimmo Criscito. Non spetta a nessuno di noi giudicarlo innocente o colpevole ma sicuro e' stato trattato come un delinquente vero. Per consegnargli l'avviso di garanzia cinque poliziotti sono entrati nella sua stanza di Coverciano alle 6 del mattino. Gli hanno sequestrato il computer, preso alcune agendine ma soprattutto lo hanno umiliato. Tutto questo mentre nella casa di Genova altri agenti svegliavano la moglie per cercare chissà che cosa.
Il ct della nazionale Prandelli ha subito speso delle belle parole nei confronti del ragazzo, ma intanto l'ha escluso dalla rosa. Una mossa che non condivido per niente. Mimmo e' solo entrato in un'inchiesta, non e' colpevole di nulla. Il posto in Nazionale era suo, sbagliato toglierlo. Fino a prova contraria lui e' innocente, come lo sono tutti coloro che sono entrati in questa vicenda. Resta da capire invece perché invece Bonucci, anche lui indagato, sia rimasto al suo posto. Mistero.
Di sicuro Criscito un errore, e anche grosso, lo ha commesso. Lui in quel ristorante non ci doveva essere. Punto e fine.
Da dove cominciamo? Tra le tante cose che piu' mi hanno colpito di questa triste vicenda c'e sicuramente quella che riguarda Mimmo Criscito. Non spetta a nessuno di noi giudicarlo innocente o colpevole ma sicuro e' stato trattato come un delinquente vero. Per consegnargli l'avviso di garanzia cinque poliziotti sono entrati nella sua stanza di Coverciano alle 6 del mattino. Gli hanno sequestrato il computer, preso alcune agendine ma soprattutto lo hanno umiliato. Tutto questo mentre nella casa di Genova altri agenti svegliavano la moglie per cercare chissà che cosa.
Il ct della nazionale Prandelli ha subito speso delle belle parole nei confronti del ragazzo, ma intanto l'ha escluso dalla rosa. Una mossa che non condivido per niente. Mimmo e' solo entrato in un'inchiesta, non e' colpevole di nulla. Il posto in Nazionale era suo, sbagliato toglierlo. Fino a prova contraria lui e' innocente, come lo sono tutti coloro che sono entrati in questa vicenda. Resta da capire invece perché invece Bonucci, anche lui indagato, sia rimasto al suo posto. Mistero.
Di sicuro Criscito un errore, e anche grosso, lo ha commesso. Lui in quel ristorante non ci doveva essere. Punto e fine.
lunedì 28 maggio 2012
Milanetto
Come vi avevo annunciato ieri sera, questa mattina hanno arrestato Omar Milanetto e Mauri della Lazio. L'inchiesta per il calcio scommesse sta per esplodere e tanto per cambiare il Genoa non si mancare niente. Mi prende un senso di grande schifo e tanta nausea. Verranno mostrate in giornata le foto di un incontro avvenuto a Genova poco prima della famosa gara Lazio - Genoa a cui avrebbero preso parte Sculli,Criscito due malviventi e due noti ultra' rossoblu'. Alla luce dei fatti di Genoa - Siena avrebbe dell'incredibile e per ora mi fermo qui in attesa di sapere chi ha partecipato a quella serata.Mi farebbe piacere leggere i vostri commenti, scrivetemi!!!
domenica 27 maggio 2012
Le manette
Sono le dieci e mezza. Da Cremona stanno arrivando notizie bomba. Già nella notte dovrebbero esserci i primi arresti, il mondo del calcio trema davvero. In ballo ci sono giocatori di fama e molto vicini. Per ora non posso aggiungere altro. Non sarà una bella estate.
sabato 26 maggio 2012
Lo Monaco
Il pezzo che ho scritto questa mattina sul Mercantile sta facendo parlare. Me lo immaginavo. Ho detto che Preziosi starebbe pensando a rinunciare a Lo Monaco e che a questo punto potrebbe anche restare Capozucca che comunque in questi giorni è l'unico che lavora per il Genoa.
C'è grande confusione dentro la società in attesa di sentire le decisioni del presidente. Questo stillicidio non aiuta nessuno e così ognuno tira l'acqua al suo mulino, non vorrei che all'interno si stessero creando clan e partitini.
Due sono gli scenari che si stanno per profilare. Ci sto lavorando sopra. Tutto quello che viene pubblicato qui e sul mio giornale non è frutto di invenzione, ma di prove certe e provate. In fondo, e non lo faccio per vantarmi perché non è mio costume, sono stato il primo a marzo ad annunciare Lo Monaco.
Mi spiace solo vedere certi siti internet che parlano di Genoa fare la corsa a smentire o criticare il lavoro degli altri. Ho detto che Preziosi starebbe pensando a Fassone come direttore marketing, sono stato accusato di aver scritto che sarebbe arrivato al posto di Lo Monaco con le conseguenti, giuste, critiche dei lettori.
Voglio evitare facili osservazioni ad un sito nato ieri e che si erge ad unico detentore della verità. Meglio evitare. Buona serata.
venerdì 25 maggio 2012
Su Preziosi
Considerato che molti di voi mi chiedono con insistenza di sapere cosa ne penso del presidente Preziosi provero' a spiegarmi. Con lui ho diviso quasi dieci anni della mia vita tra scontri persino violenti e momenti passati in assoluta serenità anche fuori da mondo calcio.
Trovai un uomo burbero e maleducato, molto sicuro di se e poco propenso al dialogo. Nel corso del tempo e' riuscito a smussare certi angoli al punto da diventare un'altra persona. Metterei l'estate del 2005 come spartiacque del suo recente passato. Quell'esperienza lo ha davvero segnato in maniera indelebile.
Poi sono arrivati i successi a ripetizione, la doppia promozione fino a quel quarto posto mancato per un soffio. Negli anni successivi ha continuato il suo lavoro, ma ha iniziato a sbagliare troppo, forse perche' convinto di essere "invincibile".
Inutile stare a spiegare la serie impressionante di errori commessi nelle ultime due stagioni, sono sotto gli occhi di tutti. Lui e' tutto tranne che uno stupido e per primo si sta mettendo in discussione al punto di essere disposto a fare un passo indietro o magari due.
Da quando e' arrivato a Genova ha sempre dovuto fare i conti con un certo scetticismo. Accolto come un re dai tifosi, si era subito trovato contro i "salotti" della città impauriti da questo foresto capace di costruirsi da solo un impero. Poi dopo i fatti di Genoa - Venezia la rottura con gli ultra' ammorbidita solo dai risultati della squadra capace di vincere e soprattutto divertire.
E ora? La tifoseria e' come spaccata in due, imperialisti ghibellini da una parte e papalini guelfi dall'altra. Forse e' anche normale che accada questo ma non lo trovo giusto. Preziosi ha preso la società in un tribunale fallimentare e le ha ridato dignità. Ha ricostruito un settore giovanile che ormai non esisteva piu', ha investito su tanti giovani e portato a Genova molti campioni. Merita rispetto per quello che ha fatto anche se ora va giustamente criticato per tutti i suoi errori. Ma dire che sta sbagliando non significa per forza auspicare la sua partenza.
Personalmente penso che lui abbia tutto per fare ancora meglio ed e' per questo che spero che resti ancora a lungo. Mi auguro solo che abbia capito gli errori commessi e ascolti un po' di piu' chi gli chiede di cambiare strategia senza tutte quelle continue e orribili rivoluzioni. 103 giocatori di proprietà sono pura follia, nessun dubbio.
Per merito suo il Genoa ha molti giovani richiesti da tutta Italia e allora che li porti a Genova e costruisca con loro la squadra del domani. Nessun tifoso pretende lo scudetto, ma almeno chiede di potersi identificare nella sua squadra. Ecco la svolta che servirebbe. Tutto qui.
Trovai un uomo burbero e maleducato, molto sicuro di se e poco propenso al dialogo. Nel corso del tempo e' riuscito a smussare certi angoli al punto da diventare un'altra persona. Metterei l'estate del 2005 come spartiacque del suo recente passato. Quell'esperienza lo ha davvero segnato in maniera indelebile.
Poi sono arrivati i successi a ripetizione, la doppia promozione fino a quel quarto posto mancato per un soffio. Negli anni successivi ha continuato il suo lavoro, ma ha iniziato a sbagliare troppo, forse perche' convinto di essere "invincibile".
Inutile stare a spiegare la serie impressionante di errori commessi nelle ultime due stagioni, sono sotto gli occhi di tutti. Lui e' tutto tranne che uno stupido e per primo si sta mettendo in discussione al punto di essere disposto a fare un passo indietro o magari due.
Da quando e' arrivato a Genova ha sempre dovuto fare i conti con un certo scetticismo. Accolto come un re dai tifosi, si era subito trovato contro i "salotti" della città impauriti da questo foresto capace di costruirsi da solo un impero. Poi dopo i fatti di Genoa - Venezia la rottura con gli ultra' ammorbidita solo dai risultati della squadra capace di vincere e soprattutto divertire.
E ora? La tifoseria e' come spaccata in due, imperialisti ghibellini da una parte e papalini guelfi dall'altra. Forse e' anche normale che accada questo ma non lo trovo giusto. Preziosi ha preso la società in un tribunale fallimentare e le ha ridato dignità. Ha ricostruito un settore giovanile che ormai non esisteva piu', ha investito su tanti giovani e portato a Genova molti campioni. Merita rispetto per quello che ha fatto anche se ora va giustamente criticato per tutti i suoi errori. Ma dire che sta sbagliando non significa per forza auspicare la sua partenza.
Personalmente penso che lui abbia tutto per fare ancora meglio ed e' per questo che spero che resti ancora a lungo. Mi auguro solo che abbia capito gli errori commessi e ascolti un po' di piu' chi gli chiede di cambiare strategia senza tutte quelle continue e orribili rivoluzioni. 103 giocatori di proprietà sono pura follia, nessun dubbio.
Per merito suo il Genoa ha molti giovani richiesti da tutta Italia e allora che li porti a Genova e costruisca con loro la squadra del domani. Nessun tifoso pretende lo scudetto, ma almeno chiede di potersi identificare nella sua squadra. Ecco la svolta che servirebbe. Tutto qui.
mercoledì 23 maggio 2012
In tv
Facile immaginare i temi che verranno affrontati questa sera a we are genoa su telenord. Preziosi ha ribadito di non avere più l'entusiasmo di qualche tempo fa e per questo si stanno per aprire scenari tutti nuovi. Si metterà da una parte delegando tutto a Lo Monaco oppure no? Ha davvero intenzione di cedere la società? Perché ha ceduto un campione come Palacio a tempo di record?
Proveremo a trattare questi temi sperando di riuscire a dare delle risposte consapevoli che non sarà facile. Devo ammettere che la confusione e' tanta, ci si capisce davvero poco. Se avete suggerimenti scrivetemi li porterò in tv.
Proveremo a trattare questi temi sperando di riuscire a dare delle risposte consapevoli che non sarà facile. Devo ammettere che la confusione e' tanta, ci si capisce davvero poco. Se avete suggerimenti scrivetemi li porterò in tv.
martedì 22 maggio 2012
Quelle sensazioni
Ieri sera prima di andare a casa avevo anticipato certe sensazioni. E' vero Preziosi ha intenzione di lasciare, non è ancora chiaro se oggi o nel giro di un anno. Qualcuno di voi nella notte mi ha scritto per sapere qualcosa in più, ho cercato di rispondere nella maniera più completa possibile convinto delle mie idee. Oggi il presidente ha parlato pubblicamente di fatto confermando le mie sensazioni. E ora? I tifosi sono spiazzati, ognuno la pensa in maniera diversa. C'è chi se lo aspettava, c'è chi è contento e chi invece inizia a pensare a drammatici scenari. Di sicuro oggi il Genoa è un club sano con i conti in ordine e con un patrimonio giocatori di altissimo livello. A questo punto non resta che capire cosa succederà.
Qualche tempo fa sul Mercantile scrissi anche che era stato Palacio a chiedere di andare via, in molti non ci avevano creduto. Oggi lo ha confermato Preziosi e probabilmente lo stesso farà il giocatore più avanti. I tifosi dentro gli spogliatoio del Pio, gli spunti di Novara e le maglie fatte togliere durante la sfida con il Siena hanno lasciato segni indelebili. In molti hanno chiesto alla società di poter cambiare aria.
Sarà una rivoluzione a tutti gli effetti con tante sorprese dietro l'angolo. Vale sempre quel famoso detto: .
Ps: chi vuole lasciare commenti è ospite gradito!
Preziosi scarico
Ho la netta sensazione che il presidente questa volta non riesca a ricaricare le pile. Quelle frasi pronunciate subito dopo la partita con
Il Palermo oggi assumono un significato. "Ho sbagliato troppo e ho sofferto tanto ho bisogno di riflettere e pensare se andare avanti oppure no. Potrei anche lasciare il calcio, oggi come oggi non ne ho più voglia" disse quella sera.
Negli ultimi dieci giorni si e' chiuso nel suo silenzio senza parlare con nessuno o meglio solo con i suoi collaboratori per motivi di lavori.
La settimana scorsa l'ho chiamato, e' stato gentile. ma mi ha chiesto ancora un po' di tempo per riflettere e pensare cosa fare.
Certo e' che tutto quello che e' accaduto in questa stagione lo ha davvero provato al punto da fargli pensare di lasciare. Ora non resta che aspettare le sue decisioni che potrebbero anche riservare una sorpresa.
Intanto iniziano a girare le voci di due possibili acquirenti: un industriale genovese e uno straniero. Sarà un caso?
Il Palermo oggi assumono un significato. "Ho sbagliato troppo e ho sofferto tanto ho bisogno di riflettere e pensare se andare avanti oppure no. Potrei anche lasciare il calcio, oggi come oggi non ne ho più voglia" disse quella sera.
Negli ultimi dieci giorni si e' chiuso nel suo silenzio senza parlare con nessuno o meglio solo con i suoi collaboratori per motivi di lavori.
La settimana scorsa l'ho chiamato, e' stato gentile. ma mi ha chiesto ancora un po' di tempo per riflettere e pensare cosa fare.
Certo e' che tutto quello che e' accaduto in questa stagione lo ha davvero provato al punto da fargli pensare di lasciare. Ora non resta che aspettare le sue decisioni che potrebbero anche riservare una sorpresa.
Intanto iniziano a girare le voci di due possibili acquirenti: un industriale genovese e uno straniero. Sarà un caso?
lunedì 21 maggio 2012
Allacciate le cinture
Sta succedendo qualcosa di strano attorno al mondo Genoa. La mia sensazione è che il presidente Preziosi stia meditando una sorpresa. Sto per chiudere il computer del giornale dopo aver passato le ultime due ore sempre la telefono e rifacendo il pezzo tre volte. Ho una fame tremenda e ho voglia di andare a casa, ma non riesco a staccare perché mi frullano per la testa certi pensieri. O meglio certi scenari. Non avete capito nulla? Vi capisco...
domenica 20 maggio 2012
Palacio, ci siamo
Tutto il pomeriggio in redazione a fare telefonate. Per cercare cosa? La notizia del giorno è la cessione di Palacio....per fortuna sono riuscito a capirne qualcosa in più. Domani verrà fuori. Di sicuro dietro c'è anche una brutta storia. Poi bisognerà attendere martedì per sapere tutte le decisioni del presidente per quanto riguarda i cambiamenti che ha in mente. E anche qui ci sarà qualche sorpresa. Buona notte!
Terremoto
E siamo a quattro. La terra negli ultimi mesi qui a Genova ha già tremato quattro volte, qualcosa sta succedendo, non era mai accaduto. Stanotte svegliarsi per una, anzi due scosse e' stato davvero angosciante. Lo specchio del corridoio si e' messo a sbattere come un ossesso facendo un rumore incredibile. Un po' di paura, ma soprattutto una sensazione di impotenza.
Ma il terremoto e' tremendo anche a distanza di mesi perché ogni tanto, mentre sei fermo, ti sembra di sentirlo ancora. A me succede cosi a letto e al giornale dove ho avvertito le ultime scosse di qualche tempo fa. Speriamo bene...
Ma il terremoto e' tremendo anche a distanza di mesi perché ogni tanto, mentre sei fermo, ti sembra di sentirlo ancora. A me succede cosi a letto e al giornale dove ho avvertito le ultime scosse di qualche tempo fa. Speriamo bene...
sabato 19 maggio 2012
Torriglia, le foto
Eravate curiosi di vedermi all'opera al Trofeo Curro', eccovi accontentati..... Lo so sono un po' bianchiccio ma perché stravolto, era un po' che non giocavo a 11. La trippa? Beh....si c'è....
Brindisi
Svegliarsi e sentire dell'attentato di Brindisi e' una mazzata tremenda. Una ragazza e' morta, un'altra gravissima e cinque sono ferite. Gli anni di piombo sembravano ormai passati definitivamente ed invece abbiamo capito che non e' cosi' (vedi per ultimo l'attentato al manager Ansaldo Adinolfi) . Ora anche la criminalità organizzata ha rialzato il tiro andando addirittura a colpire una scuola cosa che in passato mai aveva fatto. Sensazione orrenda. Tutto qui.
venerdì 18 maggio 2012
Torriglia
Di ritorno dalla splendida serata di Torriglia tre le cose che mi sono rimaste in mente. La prima. Il sorriso e la straordinaria disponibilità di Cesare Prandelli, davvero un gentiluomo di altri tempo. Niente a che vedere con i mille spocchiosi arroganti che girano nel mondo del calcio.
La seconda. Gian Piero Gasperini a Genova si sente a casa sua, gli si legge negli occhi e lo si nota subito. Ieri ha ricevuto l'ennesimo abbraccio dei suoi vecchi tifosi e la cosa ancora una volta lo ha colpito. Posso dirvi una cosa? Lui tornerebbe qui di corsa. Ma questa rimane una ipotesi irrealizzabile considerato il suo rapporto con Preziosi. Un giorno chissà.
La terza. La famiglia Curro' ieri presente al fean completo, da quindici anni organizza questo trofeo in memoria di Fulvio che se e' andato davvero troppo presto. Enrico, il fratello lavora a Milano e fa lo stesso mio lavoro. Grazie alle sue conoscenze, nel tempo ha portato a Torriglia personaggi di assoluto livello ma soprattutto ha permesso che il fratello dall'alto si divertisse con lo sport che amava di piu. Certo lo spettacolo non e' sempre sei migliori... Anzi a volte c''e davvero da ridere perché c''e chi si ostina a mettersi le scarpette senza avere la minima idea di quello che sta facendo, ma non importa. L'importante e' che Fulvio si sia divertito ancora.
Ps presto metterò in po' di foto della giornata!
La seconda. Gian Piero Gasperini a Genova si sente a casa sua, gli si legge negli occhi e lo si nota subito. Ieri ha ricevuto l'ennesimo abbraccio dei suoi vecchi tifosi e la cosa ancora una volta lo ha colpito. Posso dirvi una cosa? Lui tornerebbe qui di corsa. Ma questa rimane una ipotesi irrealizzabile considerato il suo rapporto con Preziosi. Un giorno chissà.
La terza. La famiglia Curro' ieri presente al fean completo, da quindici anni organizza questo trofeo in memoria di Fulvio che se e' andato davvero troppo presto. Enrico, il fratello lavora a Milano e fa lo stesso mio lavoro. Grazie alle sue conoscenze, nel tempo ha portato a Torriglia personaggi di assoluto livello ma soprattutto ha permesso che il fratello dall'alto si divertisse con lo sport che amava di piu. Certo lo spettacolo non e' sempre sei migliori... Anzi a volte c''e davvero da ridere perché c''e chi si ostina a mettersi le scarpette senza avere la minima idea di quello che sta facendo, ma non importa. L'importante e' che Fulvio si sia divertito ancora.
Ps presto metterò in po' di foto della giornata!
giovedì 17 maggio 2012
Il Currò
Sto per andare al giornale. Oggi una giornata un po' diversa perché questa sera a Torriglia andrà in scena l'ormai classico quadrangolare di livello. Non perchè ci sarò io, anche se vedermi giocare è sempre un piacere per gli occhi, ma anche per la presenza del ct della Nazionale Cesare Prandelli, Donadoni, Maldini, Abbiati, Enrico Ruggeri e Gian Piero Gasperini.
Tutti per il Trofeo Fulvio Currò 2012 ideato per ricordare il giovane innamorato del calcio scomparso all'età di 25 anni e fratello del collega Enrico di Repubblica.
Il torneo, che si terrà allo stadio Lovagnini vedrà azione di altri grandi nomi del mondo del calcio a partire dalle 18.45. Il programma prevede quattro partite da 25' l'una e la prima partita vedrà contrapporsi gli ex campioni di Genoa e Sampdoria del 'Zena' contro la squadra 'Amici di Fulvio', portata al successo l'anno scorso da Rino Gattuso. A seguire la squadra 'Cantacalcio', capitanata da Enrico Ruggeri, affronterà la squadra 'Inviati'. A seguire le finali per il terzo e per il primo posto. Chi ne avesse voglia...
IL CANTACALCIO: Andreini, Anzaldi, Becucci, Braglia, Brunelli, Calcagno, Campanella, Cesari, De Marco, Gasperini, Pisano, Ruggeri, Storace, Vallesi.
ZENA: Borrone, Bortolazzi, Casazza, Cavallo, Comini, Corradi, Costantino, E.Grosso, L.Grosso, Lanna, Mantovani, Nappi, Nicolini, Onofri, Pedone, Renon, Tirotta, Tuttino.
INVIATI: Angeli, Agresti, Bartolozzi, Bottino, Casaccia, Da Ronch, De Grandis, Dell’Orto, Grassi, Grossi, Haimovici, Izzi, Nerozzi, Nosotti, Paganini, Santoni, Saronni, Uccello, Valenza.
AMICI DI FULVIO: Aspesi, Avanzino, Biancardi, Casale, Currò, De Lorenzo, Fulle, Malatesta, Noce, Perazzo, Perotti, S.Pipieri, V.Pipieri, Riccio, Rizzo, Robotto, Rocchia, Romei.
ARBITRO: Marmorato.
mercoledì 16 maggio 2012
Confusione
Preziosi ha detto che sarebbe stato fermo una settimana per riflettere meglio e invece ieri a Milano ha incontrato il ds dell'Inter Branca per discutere di Destro. Ma il presidente negli ultimi giorni si e' anche mosso per trattare il gioiellino del Pescara Verratti.
Sogliano intanto ha praticamente firmato per il Verona, mentre Lo Monaco aspetta in segnale ma intanto si sta guardando di nuovo attorno.
Capozucca ha tante richieste, vorrebbe restare, e cosi anche lui aspetta notizie da Cogliate.
Anche Gigi De Canio e' in attesa di conoscere il suo destino e intanto e' tornato a Matera dalla famiglia.
Nessuna certezza neppure per il programma estivo. Di sicuro c''e solo il ritiro fissato a Bormio dal 10 al 28 luglio. Tutto il resto e' avvolto nel mistero. Non resta che aspettare.
Sogliano intanto ha praticamente firmato per il Verona, mentre Lo Monaco aspetta in segnale ma intanto si sta guardando di nuovo attorno.
Capozucca ha tante richieste, vorrebbe restare, e cosi anche lui aspetta notizie da Cogliate.
Anche Gigi De Canio e' in attesa di conoscere il suo destino e intanto e' tornato a Matera dalla famiglia.
Nessuna certezza neppure per il programma estivo. Di sicuro c''e solo il ritiro fissato a Bormio dal 10 al 28 luglio. Tutto il resto e' avvolto nel mistero. Non resta che aspettare.
martedì 15 maggio 2012
Il barbone
Capita di camminare e di vedere davanti a te un uomo solo, in ginocchio e con un cestino in mano. Devo dire la verità, a parte qualche caso isolato, difficilmente mi viene da pensare che si tratti di una messa in scena. Basta guardare i loro occhi e i loro volti per capire che non scherzano. A volte provo persino ad immaginare le storie che ci sono dietro. Non tutti hanno scelto la strada, molti, soprattutto negli ultimi anni, sono stati costretti a viverla.
Poco tempo fa, solo per fare un esempio, ho letto l′allarme dell′Associazione matrimonialisti ialiani: «separati e divorziati crescono a ritmo esponenziale (160mila l′anno), molti di loro diventano veri e propri clochard». Negli ultimi dieci anni nel nostro paese si è sviluppata una nuova ed inarrestabile piaga sociale. Le separazioni e i divorzi, dati gli obblighi economici e le spese che determinano, trasformano questi lavoratori (per lo più operai, impiegati ed insegnanti) in clochard, il 25% di loro frequenta mense per poveri. Nell′80% dei casi si tratta di padri separati, obbligati a mantenere moglie e figli. Molti dormono in auto e i più fortunati (circa 500.000) sono tornati ad essere ospiti delle loro famiglie d′origine. Incredibile.
Tra i film che più adoro un posto di rilievo l'ha sicuramente "Arancia meccanica", l'avrò visto trenta volte. Semplicemente un capolavoro provocatorio, dissacrante, surreale e dall’anima profondamente anarcoide, uno stupendo oggetto anomalo senza tempo, perfetto nella sua atemporalità. Moderno ancora oggi, semplicemente straordinario come tutti i lavori di Kubrick. Ad un certo punto Alex, il protagonista, dice: Cosa che non mi era mai piaciuta era la vista di un vecchio sporco sbronzo, che abbaia canzonacce care ai suoi padri e procede di rutto in rutto come se avesse tutta una lurida orchestra nelle sue putride budella. Inutile stare seduti lì a sperare fratellini.
E invece penso anche loro, come tutti noi, debbano sperare in un mondo diverso. Perché diventare barbone è un attimo, un inciampo, una fatalità.
lunedì 14 maggio 2012
Fine di un incubo
Il primo messaggino appare sul display subito dopo il gol di Sculli."lo sapevo che sarebbe stato tutto facile, tanta paura per niente" mi scrive Roberto, un vecchio amico delle elementari con cui sono rimasto sempre in contatto. Anch'io in settimana avevo sempre pensato che sarebbe andato tutto liscio, ma confesso che mentre raggiungevo a piedi lo stadio qualche pensiero poco bello mi ha invaso la mente. Cosi, mentre vedevo tre bimbi tutti vestiti di rossoblu andare verso il Ferraris con il loro papà ho persino pensato: speriamo bene.
Poi in effetti la partita non e' mai stata in discussione, si capiva che il Palermo aveva davvero poca voglia di rovinare tutto.
Sentire poi i clacson delle auto mi ha fatto comprendere quanto la retrocessione davvero sia stata vicina e quanto i tifosi abbiano avuto paura di non farcela.
Tutto bene quel che finisce bene ma ora e' il momento di raccogliere i cocci e provare a ricostruire tutto. Compito molto difficile quello che aspetta il presidente Preziosi davvero provato da questa disastrosa stagione. Ieri sera ha spiegato il suo stato d'animo e la voglia di mollare tutto. Non e' stata una sceneggiata, ve lo posso garantire. In questo momento e' stanco, svuotato e terrorizzato dall'idea di poter rivivere un altro campionato del genere.
"Ho sbagliato tanto e voglio capire bene perché" ha onestamente ripetuto l'altra sera. Preziosi si sta mettendo in discussione e questo e' già molto, ora deve riflettere e poi tornare ad agire.
La mia sensazione e' che alla fine rimanga al comando della nave ma che faccia un passo indietro delegando molti compiti ad un uomo di fiducia.
Il nuovo Genoa sarà molto diverso da quello attuale. Cambieranno dirigenti e giocatori perché siamo arrivati davvero alla fine di un ciclo. Vorrei vedere in squadra tanti giovani capaci di portare freschezza ed entusiasmo. La rosa di oggi e' vecchia e composta in gran parte da calciatori in fase discendente ecco perché bisogna cambiare.
Ma il nuovo Genoa dovrà poi avere una struttura societaria piu' forte. Perché sono mesi che dentro lo spogliatoio c'era un casino incredibile e nessuno ha fatto qualcosa per rimediare. Ecco uno dei grandi errori della dirigenza: non essersi accorta di niente.
Poi in effetti la partita non e' mai stata in discussione, si capiva che il Palermo aveva davvero poca voglia di rovinare tutto.
Sentire poi i clacson delle auto mi ha fatto comprendere quanto la retrocessione davvero sia stata vicina e quanto i tifosi abbiano avuto paura di non farcela.
Tutto bene quel che finisce bene ma ora e' il momento di raccogliere i cocci e provare a ricostruire tutto. Compito molto difficile quello che aspetta il presidente Preziosi davvero provato da questa disastrosa stagione. Ieri sera ha spiegato il suo stato d'animo e la voglia di mollare tutto. Non e' stata una sceneggiata, ve lo posso garantire. In questo momento e' stanco, svuotato e terrorizzato dall'idea di poter rivivere un altro campionato del genere.
"Ho sbagliato tanto e voglio capire bene perché" ha onestamente ripetuto l'altra sera. Preziosi si sta mettendo in discussione e questo e' già molto, ora deve riflettere e poi tornare ad agire.
La mia sensazione e' che alla fine rimanga al comando della nave ma che faccia un passo indietro delegando molti compiti ad un uomo di fiducia.
Il nuovo Genoa sarà molto diverso da quello attuale. Cambieranno dirigenti e giocatori perché siamo arrivati davvero alla fine di un ciclo. Vorrei vedere in squadra tanti giovani capaci di portare freschezza ed entusiasmo. La rosa di oggi e' vecchia e composta in gran parte da calciatori in fase discendente ecco perché bisogna cambiare.
Ma il nuovo Genoa dovrà poi avere una struttura societaria piu' forte. Perché sono mesi che dentro lo spogliatoio c'era un casino incredibile e nessuno ha fatto qualcosa per rimediare. Ecco uno dei grandi errori della dirigenza: non essersi accorta di niente.
domenica 13 maggio 2012
sabato 12 maggio 2012
L'addio di un campione
Di uomini come lui nel mondo del calcio ce ne sono davvero pochi. Schietto, sincero e soprattutto leale, Kakhaber Kaladze mancherà molto al calcio italiano ed al Genoa in particolare. In carriera ha vinto tutto: due Champions League, 2 Supercoppa Uefa, 1 Coppa del Mondo per club, 1 scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana e poi ancora 4 campionato georgiano, 4 Coppa di Georgia, 3 campionato ucraino. Quando si sta così tanto tempo ad altissimi livelli significa che oltre alle gambe c'è di più. E Kakhaber ha sempre dimostrato di avere un'intelligenza superiore e con una cultura davvero straordinaria. Lo si era capito, solo per fare un esempio,quando qualche tempo fa aprì un fondo d'investimento plurimilionario per attrarre capitali esteri in Georgia puntando sullo sviluppo dei settori immobiliare, bancario ed energetico del paese: la Kala Holding.
Il suo futuro d'ora in poi si chiama "Georgian Dream", un movimento politico nato in Georgia lo scorso anno e fondato proprio da lui assieme al magnate georgiano Bidzina Ivanishvili. Kaladze lo definisce un movimento "democratico", con obiettivi ben precisi: "Ho deciso di scendere in campo per la mia gente - ha detto - perchè questo ho nel cuore. Siamo una Nazione caucasica lontana, di cui si parla poco se non per alcune situazioni tragiche, come la guerra del 2008. Ma la Georgia è il Paese dove sono nato e dove ho il mio cuore e i miei affetti. Il mio sogno è di vedere crescere i miei figli in un paese libero e democratico, in Italia ho imparato tanto, proverà a mettere a frutto la mia esperienza".
Quando arrivò al Genoa qualcuno ipotizzò che sarebbe arrivato per starsene in vacanza al sole della Liguria. Preziosi lo scelse dopo averlo incontrato e soprattutto dopo aver avuto referenze straordinarie. Ai compagni erano poi bastati pochi giorni in ritiro a Neustift per rendersi conto chi fosse. In questi due anni il georgiano ci ha sempre messo la faccia e puntando anche l'indice contro compagni e dirigenti. Mai una frase banale, mai un discorso scontato. Per molti è stato un punto di riferimento dentro lo spogliatoio. Purtroppo negli ultimi mesi anche lui è finito nel marasma generale, probabilmente l'idea di lasciare il calcio in qualche modo l'ho ha "ammorbidito". Qualcuno sostiene che se lui fosse stato in campo quel giorno di Genoa - Siena la maglia non se la sarebbe tolta. Di sicuro la sua carriera avrebbe meritato un finale diverso e invece lascerà il calcio in uno stadio tristemente vuoto. Non è giusto.
venerdì 11 maggio 2012
Rivoluzione bis
Manca ancora quel maledetto punto e poi davvero si potrà pensare con serenità al futuro. La sensazione e' che davvero Preziosi questa volta abbia l'intenzione di fare un passo indietro e di delegare molto. Quasi certamente toccherà a Lo Monaco prendere in mano la situazione e fare l'attesa Capozucca e Zarbano per motivi diversi sono in bilico, De Canio potrebbe restare come no e persino qualcuno in sede non e' cosi' certo del posto.
Al Genoa e' finito un ciclo, la speranza e' che Preziosi riesca ad aprirne uno nuovo, magari ancora piu' bello.
Il presidente oggi ha le pile scariche ma gli basterà poco per ritrovare grinta e voglia. Passata la grande paura si ributterà nella mischia con il solito entusiasmo. I tifosi sperano che davvero abbia capito la lezione e non ripeta certi errori.
Allacciate le cinture e tenetevi forte la rivoluzione sta per iniziare. E questa volta sarà pesante ed inevitabile.
Al Genoa e' finito un ciclo, la speranza e' che Preziosi riesca ad aprirne uno nuovo, magari ancora piu' bello.
Il presidente oggi ha le pile scariche ma gli basterà poco per ritrovare grinta e voglia. Passata la grande paura si ributterà nella mischia con il solito entusiasmo. I tifosi sperano che davvero abbia capito la lezione e non ripeta certi errori.
Allacciate le cinture e tenetevi forte la rivoluzione sta per iniziare. E questa volta sarà pesante ed inevitabile.
giovedì 10 maggio 2012
Tra presente e futuro
Un giorno di riposo non può bastare. Nemmeno qualche ora in redazione e già i benefici sono già spariti. Di colpo rivedi il collega che ti sta sulle balle, senti la battuta poca felice di un altro e così con la testa ti capita di viaggiare e pensare ai fatti tuoi. Sono attimi, perché poi all'improvviso il capo ti fa una domamda e non puoi far finta di non sentire. Di colpo ritorni alla realtà. Così sullo schermo appare una pagina da riempire con foto e articoli. Siamo a giovedì, c'è da raccontare come sta la squadra in vista della gara di domenica ma allo stesso tempo da indagare sul futuro. Così via con qualche telefonata per avere la dritta giusta utile per non andare fuori strada.
Il nome di Lo Monaco è caldo, molto caldo. Come avevo scritto sul Mercatile del 16 marzo (ogni tanto è bello anche autocelebrarsi...) sarà il prossimo amministratore delegato della società, a lui Preziosi affiderà le chiavi del club. Una sorta di passo indietro da parte del Joker provato da un campionato allucinante dove nulla ha funzionato. Molte colpe sono anche le sue, per questo si affiderà ad un fuoriclasse. La coppia sulla carta promette scintille. Prima però ci sarà da attendere questa beata salvezza.
mercoledì 9 maggio 2012
Riposo
Prima un po' di focaccia con il formaggio a Recco, poi un giro a Santa Margherita con la famiglia. Staccare la spina davvero non ha prezzo. Come non ha prezzo vedere sul display il numero di qualche rompiscatole e non rispondere oppure per qualche ora non pensare a Preziosi, De Canio, alla formazione di domenica e alle prossime rivoluzioni.
A farmi tornare sulla terra ci ha pensato una gentile e misteriosa signora: "Angeli che dice? Ce la faremo??" mi chiede sul lungomare di Santa. "Tranquilla, tranquilla". Le ho detto cosi, ma forse non ero proprio convinto della risposta....
Ora una doccia, qualche telefonata per avere il quadro della situazione e poi via in trasmissione. Due ore di Genoa e dei soliti discorsi. Aiuto voglio stare ancora fuori da mondo!!!
A farmi tornare sulla terra ci ha pensato una gentile e misteriosa signora: "Angeli che dice? Ce la faremo??" mi chiede sul lungomare di Santa. "Tranquilla, tranquilla". Le ho detto cosi, ma forse non ero proprio convinto della risposta....
Ora una doccia, qualche telefonata per avere il quadro della situazione e poi via in trasmissione. Due ore di Genoa e dei soliti discorsi. Aiuto voglio stare ancora fuori da mondo!!!
martedì 8 maggio 2012
La rivoluzione
Dico la verità. Ieri appena ho sentito le parole del presidente Preziosi ho avuto un sussulto. Ma come può, mi sono chiesto, un uomo di calcio della sua esperienza a pochi giorni dalla partita della vita, affermare che fara' una rivoluzione.
Ma come domenica ci si gioca tutto in novanta minuti e tu praticamente dici che cambierai tutto e che andranno via in molti? Mi e' sembrato un pauroso autogol. Poi riflettendoci bene dico che alla fine non ha detto nulla di nuovo, nulla che i diretti interessati già non sapessero.
Ci saranno novità e anche tante. Come e' giusto che sia perché questa società oggi fa acqua da troppe parti, il presidente ci deve mettere mano.
Se la squadra oggi su trova in questa situazione e' anche per colpa di certe mancanze a livello societario e qui mi fermo. Da lunedì dirò qualcosa in piu'perché quanto si è visto negli ultimi mesi ha dell'incredibile.
Quasi certamente andrà via Alessandro Zarbano, da tanti anni l'amministratore delegato del club. Lascerà Genova, anche se il Joker ora sta facendo di tutto per tenerlo, anche il prezioso Capozucca che è richiesto da molti club tra cui la Fiorentina.
Cambieranno aria molti giocatori e persino qualche dipendente. Si, sarà davvero una rivoluzione.
lunedì 7 maggio 2012
Con il Palermo al Ferraris
Quasi certamente la gara di domenica sera si giocherà al Ferraris alle 20.45. In serata dovrebbe arrivare l'ufficialità.
Lo scandalo
Sono ad Udine in un hotel in campagna appena fuori la città. Insieme ad altri colleghi abbiamo finito di cenare da poco terminando con qualche bicchiere di grappa, qui se ne intendono davvero.
A tavola due gli argomenti principi: Tagliavento e la prossima partita, che poi sono la stessa cosa.
Come interpretare la decisione di mandare fuori Palacio? Ognuno ha la propria spiegazione, ognuno la propria verità. Di sicuro qualcosa non torna, c''e' qualcosa di strano che non mi piace niente. Ha voluto punire il Genoa? O forse i suoi che magari non gli sono molto "simpatici" dopo i fatti con il Siena quando lui era in campo? Perché prendersela con Rodrigo non ha senso considerata la sua fedina penale praticamente immacolata. E allora? Solo il gesto di un permaloso o cosa?
E poi non venitemi a dire che Tagliavento avrebbe fatto la stessa cosa se davanti avesse avuto i vari Totti e Del Piero. Due pesi e due misure, come al solito.
Ora non resta che vivere questa settimana con la massima serenità consapevoli di cosa potrà e dovrà succedere domenica. Calma e sangue freddo prima di tutto anche se obiettivamente sembra di essere sull'ottovolante, in un settimana siamo passati dal dramma dalla gioia di sabato pomeriggio. Ora riecco un po' d'ansia, perché giocarsi la partita della vita senza Kucka e Palacio fa un po' piu' paura. Ma il Genoa avrà due risultati su tre sempre il Lecce vinca a Verona. Resta il grande rammarico per non potersi giocare la sfida con l'aiuto di trentamila indemoniati. Ma questo e' un altro discorso...
A tavola due gli argomenti principi: Tagliavento e la prossima partita, che poi sono la stessa cosa.
Come interpretare la decisione di mandare fuori Palacio? Ognuno ha la propria spiegazione, ognuno la propria verità. Di sicuro qualcosa non torna, c''e' qualcosa di strano che non mi piace niente. Ha voluto punire il Genoa? O forse i suoi che magari non gli sono molto "simpatici" dopo i fatti con il Siena quando lui era in campo? Perché prendersela con Rodrigo non ha senso considerata la sua fedina penale praticamente immacolata. E allora? Solo il gesto di un permaloso o cosa?
E poi non venitemi a dire che Tagliavento avrebbe fatto la stessa cosa se davanti avesse avuto i vari Totti e Del Piero. Due pesi e due misure, come al solito.
Ora non resta che vivere questa settimana con la massima serenità consapevoli di cosa potrà e dovrà succedere domenica. Calma e sangue freddo prima di tutto anche se obiettivamente sembra di essere sull'ottovolante, in un settimana siamo passati dal dramma dalla gioia di sabato pomeriggio. Ora riecco un po' d'ansia, perché giocarsi la partita della vita senza Kucka e Palacio fa un po' piu' paura. Ma il Genoa avrà due risultati su tre sempre il Lecce vinca a Verona. Resta il grande rammarico per non potersi giocare la sfida con l'aiuto di trentamila indemoniati. Ma questo e' un altro discorso...
sabato 5 maggio 2012
Viola di... gioia
Forse e' presto per dire che e' fatta, ma intanto oggi e' avvenuto quello che in pochi immaginavano potesse succedere. Ora manca la miseria di un punto da conquistare magari gia' con l'udinese per evitare di vivere altri novanta minuti con il cuore in gola contro il Palermo. Un urlo ha scosso l'hotel che ospita il Grifone in Friuli, tutti impazziti di gioia.
Sulle ali dell'entusiasmo il Genoa può farcela. De Canio per punizione ha lasciato a casa Veloso e Ze' Eduardo colpevoli di comportamenti poco simpatici. Per colpa di malesani dentro lo spogliatoio in molti avevano dimenticato regole e doveri, serviva un sergente di ferro per provare a sistemare la situazione. La speranza e' che in società arrivi una figura forte e autorevole anche per sistemare certi casini ma di questo parleremo piu' avanti.
Chiudo con una considerazione. Follia giocarsi la salvezza in cinque gare in dieci giorni. Il Lecce aveva chiesto di scendere in campo in contemporanea con il Genoa, ma anche per avere un giorno in piu' per recuperare essendo tornato mercoledi da Torino in piena notte. Anche quelli della fiorentina erano sulle ginocchia, tutti a terra con i crampi.
Al Genoa e' andata bene cosi, ma diciamo la verità, qualche ragione i pugliesi l'avevano.
Domani mattina partenza per Udine, vi terrò informati con foto e impressioni durante il viaggio!!
Sulle ali dell'entusiasmo il Genoa può farcela. De Canio per punizione ha lasciato a casa Veloso e Ze' Eduardo colpevoli di comportamenti poco simpatici. Per colpa di malesani dentro lo spogliatoio in molti avevano dimenticato regole e doveri, serviva un sergente di ferro per provare a sistemare la situazione. La speranza e' che in società arrivi una figura forte e autorevole anche per sistemare certi casini ma di questo parleremo piu' avanti.
Chiudo con una considerazione. Follia giocarsi la salvezza in cinque gare in dieci giorni. Il Lecce aveva chiesto di scendere in campo in contemporanea con il Genoa, ma anche per avere un giorno in piu' per recuperare essendo tornato mercoledi da Torino in piena notte. Anche quelli della fiorentina erano sulle ginocchia, tutti a terra con i crampi.
Al Genoa e' andata bene cosi, ma diciamo la verità, qualche ragione i pugliesi l'avevano.
Domani mattina partenza per Udine, vi terrò informati con foto e impressioni durante il viaggio!!
Gufi o non gufi?
Inutile negarlo oggi saremo tutti un po' gufi. Davanti alla tv o con la radio accesa per un due ore tiferemo per la fiorentina sperando che metta fine alle speranze del Lecce.
Ma fare i gufi porta bene? Non sempre, anzi spesso si ottiene l'effetto contrario. Ecco perché oggi consiglio a tutti di andare a fate un giro, dedicarsi ad una passione e poi informarsi sul risultato. Le coronarie ringrazieranno. E poi troppi gufi portano sfortuna!
Ma fare i gufi porta bene? Non sempre, anzi spesso si ottiene l'effetto contrario. Ecco perché oggi consiglio a tutti di andare a fate un giro, dedicarsi ad una passione e poi informarsi sul risultato. Le coronarie ringrazieranno. E poi troppi gufi portano sfortuna!
giovedì 3 maggio 2012
I pugni di Rossi
Partiamo da un principio semplice semplice: alzare le mani e' sempre sbagliato. Provero' pero' per qualche istante a difendere il tecnico della Fiorentina Delio Rossi salito alla ribalta mondiale per quei pugni sferrati ad un suo giocatore durante la gara dell'altra sera.
Rossi se l'e presa con Ljajic non solo per certi gesti o per una parola di troppo, ma ha visto in lui il ragazzino spocchioso arrogante e incapace di stare in un gruppo. Ma soprattutto ha visto in lui un calcio che non esiste piu', un gioco che e' diventato una professione e un divertimento trasformato in un lavoro.
Scommesse, pay tv, stadi vuoti e insicuri, partite bruttine e sempre meno campioni. Il calcio sta morendo, il calcio italiano sta morendo. Colpa di chi lo governa da troppi anni ma colpa anche di chi ogni giorno allontana la gente. Colpa delle società e degli uffici stampa che fanno vivere i giocatori i torri d'Avorio facendo perdere loro il senso della realtà. Tutti non hanno capito che piu tengono distanti gli idoli dalle folle e piu' le folle allargheranno il solco.
Questi ragazzi vivono su altro mondo, pensano di avere tutto e tutti, senza regole e limiti. Intendiamoci non tutti, ci mancherebbe, ma una buona parte si. Anche nel mondo rossoblu' c'e' chi esagera e non a caso De Canio e' già entrato in collisione con tre calciatori abituati per un anno intero a non avere controlli e regole. Colpa anche della società e di questo parleremo ne prossimi giorni.
Delio Rossi prende a pugni un giocatore, i tifosi del Genoa chiedono di avere indietro le maglie. Due gesti diversi, ma tremendamente uguali.
Rossi se l'e presa con Ljajic non solo per certi gesti o per una parola di troppo, ma ha visto in lui il ragazzino spocchioso arrogante e incapace di stare in un gruppo. Ma soprattutto ha visto in lui un calcio che non esiste piu', un gioco che e' diventato una professione e un divertimento trasformato in un lavoro.
Scommesse, pay tv, stadi vuoti e insicuri, partite bruttine e sempre meno campioni. Il calcio sta morendo, il calcio italiano sta morendo. Colpa di chi lo governa da troppi anni ma colpa anche di chi ogni giorno allontana la gente. Colpa delle società e degli uffici stampa che fanno vivere i giocatori i torri d'Avorio facendo perdere loro il senso della realtà. Tutti non hanno capito che piu tengono distanti gli idoli dalle folle e piu' le folle allargheranno il solco.
Questi ragazzi vivono su altro mondo, pensano di avere tutto e tutti, senza regole e limiti. Intendiamoci non tutti, ci mancherebbe, ma una buona parte si. Anche nel mondo rossoblu' c'e' chi esagera e non a caso De Canio e' già entrato in collisione con tre calciatori abituati per un anno intero a non avere controlli e regole. Colpa anche della società e di questo parleremo ne prossimi giorni.
Delio Rossi prende a pugni un giocatore, i tifosi del Genoa chiedono di avere indietro le maglie. Due gesti diversi, ma tremendamente uguali.
Di ritorno
E' l'una e mezza e stiamo tornando a Genova siamo a Tortona!!!umore?? Non dei migliori dopo l'errore di Buffon!!!incredibile!!!! Marmorato non l'ha presa bene guardatelo!gessi legge per dimenticare!Pinuccio ride mah!
mercoledì 2 maggio 2012
Il giorno piu' lungo
Ho appena finito di mangiare, tra poco vado al giornale. Alle 15 riunione di redazione per fare il punto e studiare le pagine da scrivere stasera per il giornale di domani. Quindi partenza per Brescia per quella che si annuncia una serata vietata ai deboli di cuore. Appena arrivo su vi mettero' qualche foto! A dopo!!
martedì 1 maggio 2012
Nel deserto del Rigamonti
La squadra ha già raggiunto l'hotel che la ospita per questa lunga vigilia. De Canio ha ancora qualche dubbio soprattutto in attacco. Gilardino ancora non convince del tutto ed è per questo che crescono le quotazioni di Zé Eduardo e Jorquera. Solo domani mattina il tecnico prenderà la decisioni definitive. Scontato il ritorno di Jankovic, mentre Birsa tornerà in panchina. Probabilmente resterà fuori anche Marco Rossi in uno stato di forma neppure accettabile. Purtroppo sono molti i giocatori che viaggiano con la spia della benzina accesa e questo non fa ben sperare. Andrà in campo chi starà meglio, perché ora non si può più scherzare. Conta solo vincere.
Il presidente Preziosi, furibondo per essere stato costretto a portare la squadra a Brescia, sta cenando con il gruppo e domani sarà allo stadio.
Il presidente Preziosi, furibondo per essere stato costretto a portare la squadra a Brescia, sta cenando con il gruppo e domani sarà allo stadio.
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