Giusto non cedere alle pressioni dei tifosi, folle continuare a tenere chiusi i cancelli del Signorini. I fatti accaduti sabato al Pio hanno fatto emergere l’ennesimo disagio che si sta vivendo in casa Genoa. Obiettivamente nessuno riesce a comprendere il perchè, in un momento così delicato, la società si ostini a tenere lontana la sua gente.
Ma in questo momento sono molte le scelte che stanno facendo discutere. Ai tifosi, soprattutto, fa paura il silenzio della dirigenza. Il presidente Preziosi ha parlato di mercato il giorno di Natale dicendo tutto e niente per poi eclissarsi. Il ds Foschi, che sta finendo di scontare la squalifica, si sta dedicando anima e corpo alla causa ma preferisce non dire nulla. I giocatori poi non parlano da novembre e lo stesso Del Neri sembra aver perso il dono della parola se non per commentare (obbligato) le gare appena giocate.
In campo da qualche tempo è tornato anche Fabrizio Preziosi anche se ancora non si è capito con quale ruolo. Il suo rientro era stato salutato positivamente dal pubblico genoano, ma ora anche lui, come tutti i dirigenti, sembra un fantasma.
Insomma in questo momento pare che la confusione attorno alla società regni sovrana, come dimostra anche la fallimentare gestione del caso Borriello ancora oggi avvolta nel mistero più assoluto.
Resta insomma da capire il perché si stia cercando in tutti i modi di creare un solco tra il Genoa e la sua gente. In un momento così delicato servirebbero invece iniziative di ogni genere per provare a chiedere ulteriore appoggio e invece il nulla più assoluto.
Nessuno sconto alla stadio, nessuna promozione nelle scuole o per i ragazzi in generale, niente di niente in favore di tutti quei tifosi che negli tempi hanno visto la loro passione scemare più o meno velocemente.
La crisi del calcio in Italia coinvolge tutte le società dalla prima al’ultima, ma Genova e il Genoa era sempre stata un’isola felice nonostante tutto. Il desolante spettacolo offerto dal Ferraris in occasione delle ultime uscite casalinghe deve invece far riflettere a Villa Rostan.
Ormai gli errori compiuti dal presidente Preziosi negli ultimi anni sono stati sviscerati e trovano tutti più o meno concordi, ma ora serve che davvero venga fatto qualcosa per non perdere quel patrimonio che si chiama “popolo genoano”.
Da domani inizia un anno nuovo. Sarebbe importante che da Pegli iniziassero ad arrivare segnali differenti e che davvero ci sia un cambiamento di rotta perché due devono gli obiettivi della dirigenza: salvare la squadra dalla retrocessione e recuperare i suoi tifosi.
lunedì 31 dicembre 2012
venerdì 21 dicembre 2012
Borriello, il mistero
Borriello non è partito con i compagni. Silenzio da parte della società solo in serata è emersa la verità. Domani sul Mercantile i dettagli di quanto accaduto. Di sicuro il caos è totale, si salvi chi può. E intanto il Pescara è già a quota 17.
venerdì 14 dicembre 2012
società in confusione
Sul Mercantile di mercoledì ho scritto un pezzo dal titolo: ritiro a Coccaglio, una follia. Non ci voleva in genio per immaginare le condizioni meteo che avrebbe trovato la squadra in quella triste località bresciana. Ieri partitella con termometro fisso sullo zero e oggi ecco la neve!! la foto scattata questa mattina da Merkel non ha bisogno di commenti.
Ma era il caso di preparare una delle gare più importanti degli ultimi anni in questo modo?martedi e mercoledì a Pegli, poi tutti in viaggio, due giorni in Lombardia e poi sabato ritorno ad Arenzano. Che pasticcio!!!
Mi sembra che da qualche tempo l'approssimazione regni sovrana dentro la sede di Pegli. Basti pensare ai tagli all'area marketing costretta a fare le nozze con i fichi secchi. Poche iniziative, nessun investimento sui ragazzi delle scuole e biglietti allo stadio sempre troppe più cari.
Società assente a tutti i livelli insomma e la cosa preoccupa non poco. Si avverte un senso di abbandono che da enormemente fastidio e non fa presagire nulla di buono.
Ma era il caso di preparare una delle gare più importanti degli ultimi anni in questo modo?martedi e mercoledì a Pegli, poi tutti in viaggio, due giorni in Lombardia e poi sabato ritorno ad Arenzano. Che pasticcio!!!
Mi sembra che da qualche tempo l'approssimazione regni sovrana dentro la sede di Pegli. Basti pensare ai tagli all'area marketing costretta a fare le nozze con i fichi secchi. Poche iniziative, nessun investimento sui ragazzi delle scuole e biglietti allo stadio sempre troppe più cari.
Società assente a tutti i livelli insomma e la cosa preoccupa non poco. Si avverte un senso di abbandono che da enormemente fastidio e non fa presagire nulla di buono.
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