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lunedì 30 aprile 2012

Si gioca a Brescia

Genoa - Cagliari si giocherà mercoledì alle 20.45 a Brescia. La Questura non è stata in grado di garantire l'ordine pubblico nella zona di Marassi e quindi ha chiesto l'anticipo alle 15. Ma la società rossoblù ha fatto di tutto perché si tornasse allo stesso orario e alla fine, per avere la contemporaneità con il Lecce, si è dovuta accontentare di scendere in campo a Brescia. Sembra tutto folle, senza una logica. Certo viene poi da pensare a cosa sarebbe stato domani sera il Ferraris con trentamila persone assatanate sugli spalti a spingere il pallone in rete. Ma questo è tutto un altro discorso. Che ne dite?

Ora tocca a te

Forse qualcuno sperava che il Genoa potesse strappare un punto a Bologna, in pochi che il Lecce perdesse in casa con il Parma. Cosi quando e' arrivata la notizia, sull'aereo che portava indietro la squadra rossoblu' c''e stato un autentico boato. Con questo inatteso risultato il Grifone si e' ritrovato di nuovo in piena corsa anche dopo l'ennesima sconfitta arrivata per i soliti errori e per un po' di sfortuna.
E ora? E ora i rossoblu' sono padroni del loro destino perché a questo punto dipende solo da loro. Ipotizzando una sconfitta del Lecce a Torino mercoledì, con due vittorie in casa con Cagliari e Palermo il Genoa ipotecherebbe la salvezza.
Resta pero' da capire come questa squadra possa fare sei punti in tre partite considerato che non vince da 14 gare. Ma forse a questo punto non conviene neppure chiederselo, bisogna solo pensarlo e sperarlo.
Capitolo Cagliari. Il prefetto ha ordinato che si giochi alle 15 invece che alle 20.45 ma la cosa ha fatto infuriare il
Presidente Preziosi che chiede la contemporaneità delle gare.
Il Genoa non vuole giocare al caldo, considerato anche le energie già ridotte al minimo e soprattutto non vuole dare vantaggi a nessuno.
In serata Preziosi si e' mosso con decisione per provare a cambiare l'orario ma la cosa non pare cosi' semplice. Oggi se ne saprà qualcosa in piu'.

venerdì 27 aprile 2012

Il casino

Sono bastati pochi giorni a De Canio per capire i tanti problemi di questa squadra. Giocatori mal allenati, poca voglia di lottare e una spogliatoio davvero poco unito. Insomma la rapida discesa verso il baratro avvenuta nelle ultime settimane e' solo la logica conseguenza di in pasticcio generale.
Ognuno va per se e corre da solo ecco il male di questo Genoa. Nulla a che vedere insomma con quel gruppo straordinario che aveva fatto le fortune del Grifone negli anni d'oro di Gasperini.
De Canio ha usato subito il bastone per provare a dare la prima scossa e qualche risultato si e' visto. Quando l'altro giorno ha negato ad un giocatore il permesso di restare a milano dopo la gara ha pensato di essere in un sogno o meglio, in un incubo. Speriamo che davvero non sia arrivato troppo tardi.

giovedì 26 aprile 2012

Calma e sangue freddo

Meno quattro. Margini errore non ce ne sono più. D'ora in poi servono punti su punti, guai a fallire un solo colpo. Un finale di stagione vietato ai deboli di cuore che vedrà il Genoa impegnato con Bologna, Cagliari, Udinese e Palermo. Inutile ribadire che servono di sicuro le due vittorie in casa e quasi certamente un exploit in trasferta sperando che il Lecce perda terreno.
La squadra rossoblù ieri a San Siro ha dimostrato di essere viva e questo è già molto considerato lo stato vegetativo in cui è stata per parecchie settimane. Alberto Malesani ha fatto danni enormi sia nel primo che nel secondo mandato e oggi i giocatori ne pagano le conseguenze anche dal punto di vista fisico. Belluschi e Biondini hanno finito con i crampi.
Gigi De Canio non è Mourinho ma almeno è un allenatore normale capace di mettere in campo le sue squadre nella maniera più ordinata possibile. Contro il Milan reparti molto vicini, poche idee ma chiare e grande partecipazione da parte di tutti i giocatori. Società, allenatori e calciatori hanno fatto un patto per la salvezza e quindi ci proveranno fino all'ultimo secondo dell'ultima gara.
Capitolo maglie tolte. Il questore vicario Vincenzo Ciarambino, responsabile per l'ordine pubblico dello stadio, avrebbe sconsigliato ai giocatori di levarsi le divise. E' quanto trapela dalla relazione preliminare inviata dalla polizia al pm Mazzeo. Ma in casa Genoa non sono così convinti della cosa....

mercoledì 25 aprile 2012

Davanti all'hotel

Il pullman del Genoa e' ancora davanti all'hotel. Giocatori tesi, una ventina i tifosi in cerca di autografi. Nella hall anche il presidente Preziosi.

martedì 24 aprile 2012

Sensazioni da Milano

Tornato da poco da Milano. Ho assistito all'allenamento, alla rissa tra Sculli e Jankovic e a due ore di lavoro molto intenso davanti a tanti genoani milanesi. Ho parlato con De Canio e con Preziosi. Il primo e' carico come una molla, il secondo deluso, amareggiato, quasi disorientato ma sempre vicinissimo alla squadra. "non posso mollare ora i miei ragazzi" va ripetendo. Formazione: una sola punta Palacio. A centrocampo jankovic, kucka, Belluschi,Biondini e Sculli. Domani ore 18 fischio d'inizio a San Siro. Mai dire mai...

domenica 22 aprile 2012

De Canio ad un passo

Esonerato Malesani, la panchina del Genoa è stata affidata a Gigi De Canio. Manca solo l'ufficialità.

Follia

Pomeriggio di follia. Una delle pagine più tristi della storia del club rossoblù. La squadra ha lasciato lo stadio in direzione Milano. A bordo giocatori ancora scossi per quanto avvenuto. Preziosi medita l'esonero di Malesani.

sabato 21 aprile 2012

Rodrigo Palacio
Domani contro il Siena la gara più importante della stagione e degli ultimi anni. Un solo risultato a disposizione degli uomini di Malesani chiamati ad una prova di carattere dopo quelle orrende contro contro Novara e Cesena. In campo il baby Alhassan al suo debutto in serie A, in mezzo Kucka e Biondini, fuori Veloso. Rossi a destra con Sculli a sinistra per un modulo che ricorda molto quello adottato spesso da Marino. Ma, tattica a parte, servirà anima e cuore. Novanta minuti di passione con l'orecchio alla radiolina aspettando buone notizie dagli altri campi. Come ai vecchi tempi...
Il Genoa Primavera batte il Livorno (4-0) e vola ai play off di categoria. Fuori la Sampdoria e il Livorno che prima di questa giornata avevano gli stessi punti del Grifone.