mercoledì 27 febbraio 2013
mercoledì 20 febbraio 2013
lunedì 18 febbraio 2013
giovedì 14 febbraio 2013
Il comunicato
Questo il testo integrale del comunicato diffuso dal Genoa Cfc in merito alla vicenda di ieri.
La Società ribadisce la piena correttezza del proprio operato fiscale e, pur facendo pieno affidamento sulla valutazione che i Giudici potranno dare ai fatti contestati, ritiene necessario comunicare quanto segue.
Da quanto si è potuto apprendere, è doveroso precisare come nella fattispecie non risulti contestata alcuna sottrazione di imposte, ma esclusivamente il mancato versamento nei termini dell’IVA relativa all’anno 2011, ritenendosi la Società responsabile del reato di cui all’art. 10 ter del D.lgs. n. 74/2000. Tale versamento, in realtà, è avvenuto nel pieno rispetto di un piano di rateazione concesso dall’Agenzia delle Entrate prima della scadenza del termine per il versamento, per cui si ritiene che la contestazione derivi da un disguido di comunicazione tra le Autorità preposte. La Società, infatti, ha fatto legittimo affidamento sui termini di versamento previsti dal provvedimento di rateazione, provvedendo, anzi, al versamento della prima rata in anticipo rispetto alla data concordata.
Un approfondimento della questione condurrà a escludere la ricorrenza di qualsiasi forma di illecito addebitabile alla Società o ai suoi rappresentanti, che hanno trovato da parte dell’Autorità Fiscale formale riconoscimento in un provvedimento amministrativo al quale la Società si è immediatamente conformata.
La mancata conoscenza di tali fatti, di cui ci si riserva la doverosa produzione nel giudizio, ha provocato una disinformazione mediatica che ha prodotto conseguenze dannose per l’immagine della Società e dei suoi rappresentanti, per cui è già stato dato mandato ai legali per ogni forma di tutela nelle sedi competenti.
Il Presidente Enrico Preziosi
L’Amministratore Delegato Alessandro Zarbano
La Società ribadisce la piena correttezza del proprio operato fiscale e, pur facendo pieno affidamento sulla valutazione che i Giudici potranno dare ai fatti contestati, ritiene necessario comunicare quanto segue.
Da quanto si è potuto apprendere, è doveroso precisare come nella fattispecie non risulti contestata alcuna sottrazione di imposte, ma esclusivamente il mancato versamento nei termini dell’IVA relativa all’anno 2011, ritenendosi la Società responsabile del reato di cui all’art. 10 ter del D.lgs. n. 74/2000. Tale versamento, in realtà, è avvenuto nel pieno rispetto di un piano di rateazione concesso dall’Agenzia delle Entrate prima della scadenza del termine per il versamento, per cui si ritiene che la contestazione derivi da un disguido di comunicazione tra le Autorità preposte. La Società, infatti, ha fatto legittimo affidamento sui termini di versamento previsti dal provvedimento di rateazione, provvedendo, anzi, al versamento della prima rata in anticipo rispetto alla data concordata.
Un approfondimento della questione condurrà a escludere la ricorrenza di qualsiasi forma di illecito addebitabile alla Società o ai suoi rappresentanti, che hanno trovato da parte dell’Autorità Fiscale formale riconoscimento in un provvedimento amministrativo al quale la Società si è immediatamente conformata.
La mancata conoscenza di tali fatti, di cui ci si riserva la doverosa produzione nel giudizio, ha provocato una disinformazione mediatica che ha prodotto conseguenze dannose per l’immagine della Società e dei suoi rappresentanti, per cui è già stato dato mandato ai legali per ogni forma di tutela nelle sedi competenti.
Il Presidente Enrico Preziosi
L’Amministratore Delegato Alessandro Zarbano
mercoledì 13 febbraio 2013
IVA o non IVA
Sara' il Tribunale del Riesame di Genova a stabilire esattamente cosa e' realmente successo in merito al presunto mancato pagamento dell'Iva da parte del Genoa Cfc. Da Palazzo di Giustizia esce che sarebbe stata proprio la società a denunciare il ritardo del pagamento chiedendo una rateizzazione che sarebbe stata concessa. Resta da capire, se cosi fosse, perché si sia messa in moto lo stesso la macchina giudiziaria.
Obiettivamente sembra che a Preziosi nessuno voglia far passare niente. E in generale dico: se sbaglia e' giusto che paghi altrimenti diventa una persecuzione. Ingiusta.
Obiettivamente sembra che a Preziosi nessuno voglia far passare niente. E in generale dico: se sbaglia e' giusto che paghi altrimenti diventa una persecuzione. Ingiusta.
martedì 12 febbraio 2013
giovedì 7 febbraio 2013
Ecco Capello, classe pura
il Genoa ha ormai le mani su Alessandro Capelllo, classe 1995, giudicato dagli esperti uno dei talenti più puri del nostro calcio. È' stata brava la società a chiederlo nell'affare Portanova-Gilardino con il Bologna.
I tifosi del club emiliano non prenderanno molto bene questa notizia perché ritenevano il giovane attaccante il futuro. Per una volta non tocca a quelli genoani veder andare via un giovane. Anzi questa volta bisogna fare i complimenti alla società.
I tifosi del club emiliano non prenderanno molto bene questa notizia perché ritenevano il giovane attaccante il futuro. Per una volta non tocca a quelli genoani veder andare via un giovane. Anzi questa volta bisogna fare i complimenti alla società.
mercoledì 6 febbraio 2013
Che colpo!!!
Si è criticato tanto la società per aver invecchiato la rosa con gli ultimi acquisti, ma è di stasera la notizia di un bel colpo per il futuro. Si tratta di un ragazzo di 17 anni giudicato uno dei talenti più puri del nostro calcio. Domani sul Mercantile il nome. Buona serata a tutti!
Quelle lacrime di Moretti
Strano il destino di Emiliano Moretti. In carriera ha giocato solo in A con le maglie di Fiorentina, Juventus e Valencia, eppure ogni volta qui a Genova è costretto a dimostrare qualcosa. La gara di domenica contro la Lazio forse è stata una delle sue migliori, ma posso assicurare che lui negli ultimi tempi ne ha sbagliate davvero poche.
Dopo il fischio finale di Tagliavento si è lasciato andare in un pianto liberatorio che, per certi versi, è sembrato quello sicuramente più famoso e drammatico di Gianluca Signorini del 1995.
Oggi sul Mercantile ho pubblicato questo articolo che ha avuto un grande successo. Non certo per quello che ho scritto ma per il personaggio che ne è venuto fuori. Moretti davvero merita l'applauso della gente, perché è anche merito di gente come lui che ancora il calcio piace a qualcuno.
Se ne sono accorti i tifosi più attenti, quelli che notano tutto, anche i particolari. Mentre alcuni giocatori rossoblù si abbracciavano in mezzo al campo per festeggiare l’incredibile successo sulla Lazio, Emiliano Moretti se ne stava fermo, quasi immobile con il viso bagnato dalle lacrime. Nessun segno di debolezza, solo un mix di tensione e gioia che gli è esploso dentro dopo la conquista di tre punti fondamentali per la corsa alla salvezza e comunque la dimostrazione di quanto gli siano entrati dentro questi colori.
Moretti, insieme a Rossi e Jankovic, è uno dei tre giocatori con più presenze nel Grifone. E’ arrivato qui con il Genoa che giocava in Europa, con Gasperini in panchina, Biava e Bocchetti in difesa Crespo, Floccari e Palladino in attacco. Nel frattempo acqua sotto i ponti ne è passata eccome e lui è sempre qui, sempre al suo posto che sia a sinistra o al centro. Anzi sembra che più passa il tempo e più le sue prestazioni crescano di livello e di intensità. Quella di pochi giorni fa contro la Lazio probabilmente è stata una delle sue migliori con la casacca rossoblù addosso.
«Moretti è stato pazzesco - ha detto Ballardini nel post gara - dopo aver corso avanti e indietro per tutta la partita nel recupero ha avuto ancora la forza di mettere due palle nel mezzo».
Le frase del mister è persino finita sulla pagina Facebook della società che ha voluto in questo modo premiare anche la serietà di un ragazzo che da quando è arrivato in rossoblù ha sempre dimostrato serietà e attaccamento alla maglia.
Insomma ancora una volta il ragazzo di Rivoli ha fatto centro. Ma la cosa assurda è che uno come lui, che in carriera ha solo giocato in A e ad altissimi livelli, a Genova debba ogni volta dimostrare qualcosa. Eppure in questi quattro anni ha sempre fatto bene, pur con qualche passaggio a vuoto come tutti i suoi compagni ovviamente.
Ma Moretti forse “paga” anche la sua poca voglia di finire sotto i riflettori, al punto che chi lo frequenta fuori nel tempo libero dice: «Emiliano sembra tutto tranne che un giocatore di calcio».
La famiglia prima di tutto, poi il lavoro e la lettura. Quando può si dedica alle biografie dei personaggio famosi perché il suo obiettivo è quello di capire a fondo gli uomini senza fermarsi alle apparenze.
Forse andare a fondo delle cose può averglielo inculcato la moglie Carolina, di professione psicologa. «Una intelligente in casa ci vuole sempre» aveva detto scherzando qualche tempo fa.
L’altra grande passione di Emiliano sono i bambini come dimostra il gran lavoro fatto negli anni in collaborazione con l’Unicef. Il difensore rossoblù ha infatti portato avanti un progetto per la costruzione di scuole in Africa e un altro per la fornitura di vacini e medicinali. «Non mi interessa farlo sapere per sentirmi dire bravo - aveva detto un giorno - anzi vorrei proprio che non si sapesse. Certe cose si fanno solo perché si sentono».
Moretti vede ancora lontana la fine della sua carriera ma intanto ha un sogno. «Sono al quarto anno e quindi tra quelli che hanno raggiunto una militanza più lunga - ha detto nel corso del ritiro estivo a Bormio - sono felice e orgoglioso di indossare questa maglia. Sì, mi piacerebbe chiudere la carriera qui».
Per ora quel giorno sembra davvero lontano.
sabato 2 febbraio 2013
Finalmente un sorriso
Negli uffici di Villa Rostan a Pegli c’è grande soddisfazione per la sentenza della Fifa sull’ormai famosa telenovela Velazquez. Esultano i dirigenti e ovviamente l’amministratore delegato Alessandro Zarbano che ha sempre seguito da vicino la vicenda.
Ora il difensore argentino dovrebbe arrivare in Italia già la prossima settimana e quindi mettersi a disposizione di Ballardini.
Un po’ di chiarezza. Il Genoa è stato multato per aver depositato con un mese di ritardo la documentazione necessaria per i trasferimenti internazionali e per aver accettato una clausola non conforme. E’ andata sicuramente peggio all’Independiente che di fatto non ha comunicato il passaggio al Transfer Matching System ma soprattutto non ha concesso il transfer al giocatore. Morale della favola il club argentino dovrà inviare il transfer il prima possibile e quindi perdere il ragazzo destinato quindi ad essere un nuovo calciatore dle Genoa.
La società rossoblù in estate aveva già accantonato nel deposito della Lega Calcio parte della somma pattuita e così, una volta venuta in possesso di tutta la documentazione, provvederà al pagamento dei 2,5 milioni stabiliti.
Insomma dopo tanto fango, a volte diciamo la verità anche meritato, ora va invece un plauso.
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