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sabato 31 agosto 2013

Questa è follia


I tifosi del Genoa sperimenteranno i nuovi prefiltraggi intorno allo stadio Luigi Ferraris, con le cancellate installate nel corso dell’estate che hanno già suscitato parecchie perplessità e proteste da parte dei residenti e dei commercianti di Marassi. Tuttavia si tratta di una novità necessaria per garantire l’agibilità dello stesso stadio, unformandolo ai criteri in vigore, e così la Questura ha disposto i lavori che il Comune ha eseguito. 
Il Genoa invita i propri tifosi «a presentarsi in anticipo rispetto all’orario stabilito per la gara con la Fiorentina e anche per le partite seguenti. La società invita inoltre i propri sostenitori alla massima collaborazione con il personale stwarding in servizio ai varchi d’ingresso per agevolare le operazioni».
L’ingresso per i tesserati della Gradinata Sud avverrà all’angolo tra via Del Piano e via Casata Centuriona, i tesserati dei Distinti (freccia marrone) potranno accedere da corso De Stefanis (sia di fronte a via Bertuccioni sia all’angolo con via Clavarezza, a seconda del posto) mentre i non tesserati (freccia rossa) dovranno servirsi del varco tra via Casata Centuriona e corso De Stefanis.
I non tesserati di Nord (freccia nera) entreranno da piazzale Marassi all’angolo tra via Clavarezza e piazzale Atleti Azzurri, i tesserati (freccia viola) da piazzale Atleti Azzurri, piazzale Marassi e via Clavarezza angolo corso De Stefanis).
Per la tribuna (frecce celeste, azzurro e viola scuro), sia tesserati che non tesserati, l’ingresso è da piazzale Atleti Azzurri, come per la Gabbia Nord (freccia gialla), mentre per la Gabbia Sud (freccia bordeaux
) bisogna entrare all’angolo tra corso De Stefanis e via Casata Centuriona, per poi fiancheggiare il lato corto dello stadio. Per gli ospiti l’ingresso è chiaramente su piazzale Atleti Azzurri d’Italia, all’angolo con via Casata Centuriona. 

Ps: e poi qualcuno si domanda ancora perché la gente va sempre meno allo stadio....

giovedì 29 agosto 2013

Una bandiera, una storia

Quarant’anni controvento, senza mai sfilacciarsi: questa la storia del bandierone rossoblù di Dario Bianchi, cofondatore della Fossa dei Grifoni insieme con un gruppo di amici tra cui Gianni Bardi e Stefano Aloigi, realizzato al ritorno del Genoa in A dopo un decennio e “inaugurato” nella trasferta al “Menti” di Vicenza, un pari per 1-1 con le reti di Macchi e Sidio Corradi. Gli storici specializzati sostengono trattarsi del vessillo più antico tuttora presente negli stadi italiani, al pari di un drappo nella disponibilità di un sostenitore dell’Udinese. Ovviamente Bianchi è più che orgoglioso, oltre che geloso, del suo cimelio, che in vista del 120º compleanno del Genoa riceverà un tributo adeguato da tutta la Nord, a partire da domenica sera.
Lungo 5 metri e largo 3,5, nel corso di quattro decenni il bandierone si è visto sventolare in tutti gli stadi d’Italia e quelli europei toccati dalla campagna nella Coppa Uefa ‘91/‘92, da Oviedo a Bucarest, dal “sacrario” di Anfield Road a Liverpool fino ad Amsterdam, per non parlare dell trionfo all’Empire Stadium di Wembley nell’Anglo-Italiano 1996. Bianchi lo ha portato dappertutto come un segno storico di fede, nelle sue scorribande negli stadi che spesso lo vedevano al fianco dell’inseparabile Sergio Ferreggiaro, che tutti conoscevano come “Callaghan”, nome di battaglia dovuto non al rude poliziotto interpretato da Clint Eastwood, ma a un ancor più rude giocatore del Liverpool degli anni Sessanta.
Vento e pioggia hanno imposto, anno dopo anno, sistematici interventi di restauro per prevenire l’inclemenza del tempo che passa e degli agenti atmosferici. Ma il bandierone di Dario è rimasto sempre lo stesso, eccettuata una scritta testimoniale nel ricordo di un caro amico. Il “Ciao Mauri” che Bianchi ha voluto aggiungere, infatti, è il commosso omaggio a Maurizio Sivori, un grande tifoso genoano di Casarza Ligure scomparso troppo presto, ma che continua a girare di stadio in stadio, come nome sventolato dall’amico Dario.


lunedì 26 agosto 2013

Dopo la prima


La gara di San Siro ha messo in evidenza pregi e difetti di questo Genoa, ma sicuramente ha fatto capire che la squadra c’è e ha grossi margini di miglioramento. La sconfitta non deve trarre in inganno perché ad un quarto d’ora dalla fine Mattia Perin di fatto non aveva mai fatto una parata degna di nota e il risultato di parità sembrava essere il più giusto.
Il Grifone di Liverani per settanta minuti è stato all’altezza dell’avversario che, grazie ai cambi, è riuscito a portare a casa la vittoria. Mentre Mazzarri metteva Icardi e Kovacic, il povero Liverani si girava verso la panchina un po’ sconsolato non poteva fare altro che mettere dentro un Floro Flores ancora impresentabile e un Konaté al momento non all’altezza di certi palcoscenici.
Resta però da capire il perché la squadra sia apparsa comunque troppo statica e senza quella verve che invece sarebbe servita per provare a mettere più in difficoltà l’Inter.
Di sicuro questa è una rosa da completare e continuo a non capire perché la società che secondo me ha ben operato sul mercato, ad un certo punto si sia fermata e non abbia concluso l'opera. Liverani da più di un mese che chiede due esterni e alla fine è dovuto andare a San Siro arrangiandosi con Bertolacci letteralmente spaesato in quella posizione.
Ho sempre ripetuto che questa squadra merita fiducia perché guidata da un tecnico alla prima esperienza e perché composta da tanti giovani su cui è giusto puntare. Sono tra i primi critici ma in questo momento penso sia importante remare tutti dalla stessa parte. Fare processi, criticare tutto e tutti solo per il gusto di farlo non ha senso. In questo momento non è neppure utile dividersi tra "preziosiani" e "antipreziosiani", la cosa non porta da nessuna parte. C'è solo una cosa da fare: sostenere squadra e allenatore magari riempiendo domenica sera il Ferraris. Il resto sono chiacchiere che non servono a niente.

mercoledì 21 agosto 2013

Rieccomi

Ciao a tutti! Dopo un po' di vacanze, neppure poche tra l'altro, rieccomi pronto per la nuova stagione che di fatto è già iniziata con la brutta gara di Spezia. Le indicazioni che sono emerse al Picco non sono state delle migliori, ho visto errori, disattenzioni e molte situazioni ancora da registrare. Il calcio d'agosto a volte è bugiardo come ha dimostrato la Juventus criticata da tutti per le sconfitte in terra americana e poi capace di stritolare la Lazio al primo vero impegno della stagione, ma i difetti del Grifone sono apparsi evidenti. Ha ragione Liverani però quando predica calma e chiede a tutti di non avere fretta e di mettere in conto qualche giro a vuoto. I tifosi, che come tradizione imputano ai giornalisti di essere troppo negativi, sono i primi soprattutto in questo periodo, ad essere critici su tutto, o quasi. A loro dico: ogni tanto sarebbe importante tornare con i piedi per terra senza inutili voli con la fantasia che non portano da nessuna parte. Se per qualcuno Gamberini non è da Genoa, mi sento di dire, non ha capito nulla. Devo dire che questa volta la società ha lavorato bene, costruendo una squadra con una logica e senza quell'andirivieni continuo che aveva caratterizzato le ultime stagioni. Certo mancano ancora dei tasselli, ma mi pare che sia un problema comune alla maggior parte dei club, grandi comprese. La dirigenza, è giusto rimarcarlo, è poi sempre stata molto chiara in fatto di obiettivi e disponibilità economiche. Penso che sia giusto dare del tempo a questo gruppo e non mettere in croce il tecnico già domenica sera in caso di un risultato negativo a San Siro. Penso che sia il caso di sostenere i tanti giovani e non criticarli al primo errore. Se la società avesse venduto Perin si sarebbe scatenato l'inferno, ora è che è rimasto sono già in molti a non avere fiducia in lui e questo non mi piace. Capitolo Gilardino. Come ripeto da luglio, Alberto sarà l'attaccante del Genoa nella prossima stagione. In molti all'inizio storcevano il naso preferendo Borriello, ma posso assicurare che sia sotto l'aspetto economico la società abbia fatto benissimo a trattenere il centravanti della Nazionale. E' un ragazzo serio, timido e che ha bisogno di sentire fiducia per esprimersi al massimo. Sarebbe importante che i tifosi lo "adottino" subito mettendo da parte qualsiasi considerazione extra.
Ps: così per la precisione. Nelle righe sopra ho espresso dei complimenti alla dirigenza per come ha gestito, fino ad oggi, il mercato ma questo non significa che all'improvviso sia tornato ad essere un sostenitore di Preziosi. Lo dico una volta per tutte: non sono contrario e neppure favorevole a lui, ma solo obiettivo. Lo criticherò quando farà male, gli farò i complimenti quando opererà per il meglio. Tutto qui.

mercoledì 14 agosto 2013

Ancora qualche giorno....

Ciao ragazzi, sto per finire le vacanze. dai messaggi ed al numero di contatti avuti anche in questo periodo di silenzio ho capito ancora di più quanti siete. Grazie davvero. Da lunedì prossimo sarò di nuovo operativo. Un abbraccio. Matteo