martedì 26 agosto 2014
Troppi 25 euro per Genoa - Napoli
Crisi del calcio, movimento in difficoltà, fuga degli spettatori. In Italia le società si leccano le ferite ma per il momento non riescono ad arginare il fenomeno. Tutti ormai concordano che così non si può andare avanti, che non abbiamo più appeal, che nessuno vuole più venire a giocare da noi: ma per ora nulla si muove.
Il dato che più risalta agli occhi è quello del debito della serie A che continua a crescere, nonostante molte società abbiano attuato una più o meno consistente spending review. La somma complessiva dei debiti dei club di A, infatti, si assesta attorno ai 3 miliardi di euro, 2.947 milioni di euro per la precisione, con un +1,9% rispetto ai dati della stagione precedente.
Più debiti, ma soprattutto meno spettatori, visto che nell’ultimo anno negli stadi sono entrati circa 900.000 spettatori in meno rispetto all’anno precedente: 13,2 milioni nella stagione 2011-2012, 12,3 milioni nella stagione 2012-2013, con una riduzione del 6,4%. Una situazione ancora più deprimente nel momento in cui questi dati vengono confrontati con quelli dei campionati stranieri: con 22.591 spettatori di media l’Italia si piazza davanti al solo calcio francese (ne fa circa 19.211), dietro a Spagna (28.327), Inghilterra (35.921) e Germania, prima con una media di 42.624 spettatori a partita. La conseguenza è chiara, con un pesante calo dei ricavi da stadio e commerciali, che scendono rispettivamente del 4,1% e del 3,9%, conseguenza tra le tante cose della situazione degli impianti in Italia, che hanno un’età media di 64 anni e restano scomodi da raggiungere e poco accoglienti. Non voglio fare il polemico a tutti i costi ma 25 euro per vedere Genoa - Napoli in gradinata mi sembrano davvero eccessivi. Ma perché non riportare la gente allo stadio con prezzi bassissimi? Perché non fare abbonamenti a prezzi stracciati per trasformare il Ferraris ancor di più in una bolgia? Basta spremere i tifosi, troppi sono già scesi dal carozzone. Facciamoli risalire.
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