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giovedì 28 agosto 2014

La bella coppia....

Uno esperto, l’altro alla sua prima volta. Uno che conosce come le proprie tasche il “terribile” e al tempo stesso affascinante mondo del mercato, l’altro che sta imparando sul campo seguendo una serie infinita di gare: in tv, in Italia, all’estero. Stefano Capozucca e Omar Milanetto sono le figure volute dal presidente Preziosi per supportarlo nella costruzione della squadra. La scelta non è stata fatta sicuramente a caso perché il massimo dirigente rossoblù ama lavorare con persone serie, preparate, competenti e di cui si fida.
Capozucca e Milanetto hanno proprio queste caratteristiche e così ha voluto metterli insieme per vedere l’effetto che fa.
Sarà il campo a valutare il loro operato ma per il momento le indicazioni sono buone perché la rosa è stata rafforzata pur con un budget a dir poco limitato. Tanti prestiti, qualche scommessa, alcuni giovani di prospettiva (Izzo) e poi l’acquisizione a titolo definitivo di certezze come Pinilla, Greco e Rincon.
A differenza degli anni passati questo appare come un mercato più ponderato e meno frenetico perché sono state riempite le caselle mancanti con un certo raziocinio. L’altra novità riguarda l’arrivo di molti giocatori, ai più sconosciuti, dall’estero. Rincon, Falque e Mussis sono state delle autentiche sorprese che potrebbero trasformarsi in belle realtà.
La società ha in giro per il mondo molti osservatori guidati proprio da Omar Milanetto. E’ lui che raccoglie tutte le relazioni, che guarda i filmati e quando è il caso prende l’aereo e vola verso qualche città dove si gioca una gara “interessante”. Proprio la settimana scorsa l’ex centrocampista rossoblù è stato in Germania e in Belgio per assistere a due sfide di Champions: nel mirino alcuni giocatori per il futuro a dimostrazione che si guarda già avanti.
Per quanto riguarda Stefano Capozucca il discorso è leggermente diverso considerato che il direttore sportivo è stato in rossoblù per una vita. A fine giugno ha terminato il suo rapporto con il Livorno e subito ha iniziato a collaborare con il presidente Preziosi nonostante l’improvvisa rottura di due anni fa. I due hanno fatto passare un po’ di acqua sotto i ponti, si sono beccati in qualche occasione ma rimanendo sempre legati da un filo tanto sottile quanto resistente.
L’idea del presidente era quella, romantica, di ricreare la "triade" che per tanti anni ha fatto la fortuna del Genoa. Gasperini in panchina con il ruolo di "piccolo manager", Capozucca appunto a suggerire idee e a curare le trattative. Ed è così che sta succedendo da qualche mese perché Capozucca di fatto è al lavoro anche se con un ruolo "part time". Non è questo quello che vorrebbe lui considerata l’esperienza che ha accumulato negli anni e le capacità che gli vengono riconosciute dal mondo del calcio. E’ normale che il suo obiettivo sia quello di diventare il nuovo ds magari con poteri decisionali, anche se con un presidente come Preziosi non sarà cosa tanto semplice.
Capozucca è l’uomo che in questi anni ha garantito a Preziosi la quotidianità, il lavoro sul campo e dietro alla scrivania, soprattutto sul calciomercato.
Un uomo legato al presidente da un rapporto mai banale, assai raramente tranquillo, ma contraddistinto da una fiducia reciproca che ha scavalcato anche ostacoli apparentemente insormontabili.
Non si contano le volte che il direttore sportivo era parso sul piede di partenza, puntualmente tutte le volte che Preziosi decideva di introdurre in società un’altra figura: Gaucci junior, Pastorello, Foschi, Lo Monaco. Non dura, non può durare dicevano puntualmente i bene informati: invece erano gli altri a fare le valigie, spesso anche in tempi rapidi. Ora eccolo di nuovo in azione, con qualche responsabilità di meno ma con la solita energia.

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