Fanno bene le donne ad entrare nella vita professionale dei loro uomini?
http://www.juvemagazine.it/2014/10/31/polemica-antonini-allegri-mughini-annienta-difensore-genoa-in-diretta-tv-video/10584
venerdì 31 ottobre 2014
sabato 25 ottobre 2014
Genoa, ora i conti tornano.
Tagli, tagli e ancora tagli. La “spending review” iniziata qualche mese negli uffici di Villa Rostan sta portando i suoi frutti. Bella sorpresa per i tesserati che hanno ricevuto gli stipendi in anticipo rispetto al solito. La notizia è circolata ieri negli spogliatoi del Signorini ed è stata “salutata” ovviamente con un certo entusiasmo da parte dei giocatori.
Insomma tutto diverso rispetto a quello che accadeva fino a qualche tempo fa quando la società pagava le retribuzioni l’ultimo minuto dell’ultima ora dell’ultimo giorno utile per evitare sanzioni economiche e punti di penalità. I club, tanto per fare un esempio, per essere in regola entro il 16 novembre devono pagare i mesi di luglio, agosto e settembre. Il Genoa questa volta ha già sistemato quasi due mensilità e tra poco provvederà anche all’ultima.
Insomma il club del presidente Preziosi sta ritrovando un po’ di ossigeno dopo aver boccheggiato a lungo. La situazione economica stava prendendo davvero un brutta piega e così è stato necessario intervenire drasticamente per ridurre i costi e abbassare le spese correnti.
Durante l’estate tutti i dirigenti, sotto la super visione dell’amministratore delegato Zarbano, hanno lavorato moltissimo in questa direzione. Il mercato è stato fatto seguendo dei dettami ben precisi e con nessuna deroga. La società è riuscita a cedere alcuni giocatori che avevano in dote ingaggi da campioni e allo stesso tempo si è rinforzata con parametri zero (Rincon) o prestiti (Matri). Insomma per la prima volta è stata stravolta la tradizionale politica che il club aveva tenuto per anni e che non sempre aveva portato successi sportivi basti pensare a come sono andate le cose la stagione dei Rafinha, dei Veloso e Toni ma anche dei Criscito, Paloschi e Destro con la salvezza arrivata con un po’ di anticipo ma dopo troppe delusioni.
Insomma il responsabile dell’area scouting Omar Milanetto, di fatto direttore sportivo, ha dimostrato che si può fare mercato senza andare a spendere cifre incredibili. Bisogna essere preparati andare a vedere decine e decine di partite e soprattutto avere la bravura di muoversi prima degli altri. L’operazione Rincon è un suo capolavoro.
Milanetto anche nei giorni scorsi è stato all’estero per seguire alcuni giocatori che andranno in scadenza a giugno. Già a gennaio proverà a portarne a a casa un paio anche se la concorrenza sarà difficile da battere.
Il desiderio del presidente Preziosi è quello di riuscire a far sì che il club possa autofinanzarsi. Per arrivare a questo obiettivo sarà necessario mettere a posto i debiti, sistemare qualche pendenza e soprattutto continuare la politica degli ingaggi bassi. Oggi come oggi un giocatore del Genoa non può guadagnare più di 700.000 euro. La cifra può salire di cinquantamila euro con i premi, ma ormai il tempo del carneade Ribas che firma un contratto triennale a 800.000 è finito.
martedì 14 ottobre 2014
giovedì 9 ottobre 2014
La metamorfosi di Preziosi...
Sereno, compassato e mai sopra le righe. Enrico Preziosi sembra vivere con la massima tranquillità l’inizio della nuova stagione fermamente convinto di aver fatto un ottimo lavoro durante i mesi estivi. Non era facile per lui e i suoi collaboratori raddrizzare in qualche modo la baracca per evitare il collasso. La situazione economica era molto ma molto complicata (e lo resta ancora)
e quindi serviva lavorare seriamente su due binari: il taglio dei costi e il rafforzamento della rosa.
Con l’aiuto di Milanetto e Capozucca il presidente è riuscito a piazzare colpi importanti senza investire grosse cifre. Anzi mai come questa volta il Genoa ha sborsato poco sul mercato. Spendere poco non significa allestire una brutta squadra come allo stesso modo spendere molto non garantisce piazzamenti di rilievo come la storia recente del Grifone dimostra.
Di sicuro è stato costruito un organico ben assortito decisamente e più competitivo rispetto a quello della passata stagione. Importante nella scelta dei giocatori anche i consiglio di Gian Piero Gasperini che ha seguito la “gestazione” della squadra con assoluta tranquillità.
Il presidente sembra davvero un altro rispetto a qualche tempo fa. Nessuna polemica con gli arbitri, delusione contenuta dopo il derby perso, poche dichiarazioni pubbliche e tanto silenzio.
Dopo aver seguito il suo Genoa nella trasferta di Verona, cosa per lui inusuale in passato, Preziosi non si è voluto perdere neppure la gara di Parma che ha visto dalla tribuna con la famiglia al gran completo. Il presidente ha voluto caricare i giocatori andando a trovarli addirittura nell’hotel che li ospitava e poi ha raggiunto con loro il Tardini a bordo della Freccia Rossoblù.
Tutti segnali insomma che vanno in un’unica direzione e cioè quella di un presidente di nuovo molto vicino alla società come non accadeva da tempo.
Persone molto vicine a lui lo definiscono particolamente tranquillo e sempre molto attivo nel mettere in sicurezza la sua azienda di famiglia colpita negli ultimi tempi da una grave crisi e ora in leggera ripresa. Qualche tempo fa sembrava certo l’ingresso nella Giochi Preziosi di un forte gruppo cinese ma per ora tutto è fermo, almeno ufficialmente.
Di sicuro il Joker sta lavorando anche per trovare un partner che possa garantire al Genoa maggiore solidità. Prima dell’estate era stato lui stesso ad ammettere l’interesse di un gruppo industriale cinese verso il Grifone ma poi, dopo aver preso un po’ di tempo, non he ha più parlato. Qualcuno pensa che non sia nulla di vero, altri invece che certi discorsi siano ancora in piedi.
Per il momento Preziosi va avanti continuando la strada intrapresa la scorsa estate all’insegna del risparmio e degli investimenti oculati. Per ora basta giovani scommesse sudamericane, basta giocatori di nome e magari senza più stimoli. Il sogno è quello di arrivare all’autofinanziamento. Intanto la squadra corre. E va bene così.
mercoledì 1 ottobre 2014
Su Gasperini tifosi spaccati
La sconfitta nel derby non ha fatto altro che far emergere ancor di più la spaccatura che c'è all'interno della tifoseria genoana sul nome di Gian Piero Gasperini. Come succede per Preziosi ormai da anni, anche per il tecnico non sembrano esserci le mezze misure. O sei con lui, o sei contro di lui.
Sono convinto che domenica scorsa il mister abbia sbagliato a proporre un'idea di gioco diversa nel secondo tempo in una gara così particolare, ma sono anche estremamente convinto che la sua squadra abbia perso solo per quella punizione di Gabbiadini. Di sicuro non lo hanno aiutati gli infortuni di Marchese, Burdisso e Lestienne che sarebbe entrato nella ripresa per continuare a "martellare" Mesbah già alle corde dopo un primo tempo alle prese con Perotti e Edenilson.
Ma ormai il derby è passato, inutile e dannoso continuare a parlarne. Di sicuro Gasperini in questo momento deve decidere una strada e poi percorrerla con estrema decisione cosa che tra l'altro ha sempre fatto e anche bene in passato. Ho come la sensazione che non abbia ancora trovato il modulo giusto e che sia quindi alla ricerca di qualcosa di diverso. I risultati, considerato il calendario, gli stanno dando ragione ma mi auguro che davvero punti su un modello di gioco e lavori su quello. Di sicuro il Gasperini di oggi, per mille motivi, è diverso dal primo Gasperini, quello spregiudicato, divertente e anche redditizio. Fino ad ora più attenzione alla fase difensiva, meno rischi ma anche meno spettacolo. Sono convinto che il tecnico per il Genoa sia una garanzia e quindi penso sia un suicidio continuare a fare come fa chi lo critica su tutto sperando magari che perda. Si, avete capito bene...
Iscriviti a:
Post (Atom)