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giovedì 28 marzo 2013

Intrighi rossoneri...

Nessun dubbio che andasse a finire così: Il Gruppo Giochi Preziosi, il più grande produttore italiano nell’industria del giocattolo, da sempre interprete di nuovi costumi e tendenze, è il partner ideale per coinvolgere tutti i tifosi rossoneri in una nuova, unica, esclusiva esperienza virtuale. Il Milan - leggo su Sporteconomy.it - ha scelto Grani & Partners, società del Gruppo Giochi Preziosi, per realizzare Touchplayers A.C. Milan: le prime card nel mondo del calcio dotate della tecnologia touchcode. Grazie alle Touchplayers i tifosi dal cuore rossonero potranno acquistare le card raffiguranti tutti i 28 calciatori dell’A.C. Milan e consultare in ogni momento, dal proprio tablet o smartphone, contenuti speciali e curiosità sui propri beniamini. Per accedere ai contenuti esclusivi è sufficiente scaricare l’applicazione gratuita disponibile per i principali devices iOs e Android, appoggiare sul proprio dispositivo mobile una Touchplayers A.C. Milan card per visualizzare sullo schermo il calciatore raffigurato e avere accesso a video e statistiche su gol segnati, partite giocate e tanto altro ancora, il tutto aggiornato settimanalmente e riferito alla stagione calcistica 2012-2013 del campionato di Seria A TIM e della Coppa Italia TIM. Capisco che il Milan abbia più tifosi rispetto al Genoa, ma presentare l'iniziativa con le figurine rossoblù faceva così schifo?Non sarebbe stato carino presentarla nell'ambito dei festeggiamenti per i 120 anni del club? la società più antica d'Italia entra per prima nel futuro...Forse era chiedere troppo...Incredibile.

giovedì 21 marzo 2013

Daspo, giustamente annullati

Cresce il numero dei Daspo annullati dal Tar ai tifosi rossoblù per i fatti di Genoa-Siena del 22 aprile 2012. Sul Corriere Mercantile di oggi abbiamo pubblicato la notizia accolta ovviamente con grande soddisfazione dalla tifoseria genoana. «Per il collegio giudicante - sottolinea il quotidiano genovese - stando agli atti non c'è per i tifosi che hanno fatto ricorso "una correlazione diretta e univoca dei comportamenti con manifestazioni di tifo violento, poiché non è dimostrato che la "migrazione" della massa dei tifosi nel settore limitrofo avesse il fine precostituito di turbare il regolare svolgimento della competizione sportiva"». In più i fatti addebitati nel daspo non erano stati preceduti dalla denuncia all'autorità giudiziaria. L'ho sempre detto e gridato a gran voce. Giusto punire coloro i quali hanno pensato bene di salire sulla griglia e mettere in scena tutto quello che il mondo ha visto. Loro sapevano a cosa andavano incontro e consapevoli di questi "per amore del Genoa" hanno portato avanti quella clamorosa protesta. Ma tutti gli altri che si sono limitati a cambiare settore senza fare nulla d'altro la pena del Daspo era a dir poco eccessiva. Soprattutto se paragonata a quello che succede negli altri stadi o nella vita di tutti i giorni.

mercoledì 20 marzo 2013

Il Ferraris si può mettere a posto

In città la spaccatura è netta. La società Sampdoria e la maggioranza dei suoi tifosi spingono per avere uno stadio nuovo, mentre il mondo genoano invece resta legatissimo al Ferraris. Così mentre il club blucerchiato sta lavorando per il progetto di un nuovo impianto nella zona della Fiera, in casa rossoblù si pensa all'idea di sistemare l'attuale stadio di Marassi. Quel progetto di ristrutturazione presentato nel lontano novembre del 2009 dalla Fondazione Genoa sembrava essere finito definitivamente in un cassetto. Invece c’è chi ha pensato bene di tirarlo fuori e di presentarlo ufficialmente al Comune di Genova. La IV Commissione Sport e Cultura presieduta da Leonardo Chessa, come ha anticipato questa mattina il Corriere Mercantile - sta infatti per stabilire la data della riunione che sarà fatta a Tursi per la presentazione del piano. Un passo necessario per sondare il terreno e capire i margini di manovra con gli uffici comunali che dovranno ovviamente in seguito esprimersi. "La nuova amministrazione vuole rivedere tutto", spiega Chessa. La prassi vuole che allo studio di fattibilità la commissione competente risponda, senza oneri per il proponente, con un pre-parere. Che, in soldoni, può significare tre cose: che dalla fase di studio di fattibilità si può passare a quella progettuale vera e propria; che lo si può fare ma con il vincolo di alcune modifiche, oppure che l’opera deve essere abortita. Una nuova suggestiva facciata in materiale trasparente, due grandi torri per gli spazi commerciali, una piastra sopraelevata dinnanzi alla tribuna per uno spazio scenografico adibito a verde e a parcheggi, 28 skybox, in conformità alle normative Uefa, e circa 33.000 posti a sedere. Questo in sintesi il progetto di ristrutturazione dello stadio Ferraris, che con dovrebbe prevedere lavori della durata di tre anni e una spesa inferiore a 50 milioni. Il nucleo dell’intervento, che prevede di lasciare inalterata la struttura portante originaria firmata Gregotti, è localizzato sul lato della tribuna. Lì sarà installata, “mangiando” circa 4 metri sul lato del torrente, una struttura trasparente, aderente alla tribuna, con base in acciaio. Alle due estremità spiccano due nuove torri quadrate da 25 metri di lato, interamente in vetro, più basse di nove metri rispetto a quelle esistenti. Il nuovo complesso consentirebbe di ricavare il posto per zone di accoglienza, strutture commerciali, una nuova area stampa oltra a 28 sky box, le suite con tv al plasma e salotti che l’Uefa ritiene imprescindibili. Sotto alla piattaforma trova posto una quota importante destinata ai parcheggi per 39 mila mq .

venerdì 15 marzo 2013

Frey salta Firenze

Il portiere ieri si è infortunato, per lui lesione del bicipite femorale di sinistra. Salterà Firenze, poi si vedrà.

mercoledì 13 marzo 2013

Ultrà, libertà ritrovata

Il sapore della libertà. E’ quella che hanno assaporato ieri quattro tifosi del Genoa alle prese da mesi con gli arresti domiciliari dopo gli ormai famosi fatti accaduti nell’aprile scorso in occasione della gara con il Siena. Per loro sono finalmente scaduti i termini e così da oggi la loro vita cambierà radicalmente considerato che potranno uscire alla sera e magari andarsi a mangiare una pizza senza l’obbligo di tornare a casa ad una certa ora. Ovviamente grande soddisfazione tra la tifoseria rossoblù che da tempo è alle prese con problemi di ogni genere. Proprio per “festeggiare” la fine dei domiciliari dei quattro ragazzi, domenica è prevista una sorta di festa in occasione del derby che i Giovanissimi giocheranno contro la Sampdoria. Da tempo infatti un gruppo di ultrà della Nord ha deciso di seguire i giovani della Cantera sia in casa che in trasferta. «Vogliamo sostenere i ragazzi a nostro modo e vivere una domenica di calcio come, ormai da tanto tempo, ci impediscono di fare negli stadi di serie A. Sentivamo la mancanza di libertà e l’abbiamo trovata su un campo di periferia, dove il calcio è come piace a noi: senza diffide e interessi economici». Queste le parole con cui il gruppo di tifosi ha spiegato la loro iniziativa. Tifo vero a tutti gli effetti con tanto di tamburi, striscioni e fumogeni. Intanto, come era prevedibile, si annunciano tempi molto lunghi per il processo ai fatti di Genoa - Siena. La lista di chi dovrà andare a testimoniare è molto lunga ed è per questo che ci sarà da attendere mesi e mesi prima di vedere la fine. Da ieri comunque i quattro ragazzi agli arresti hanno ritrovato la libertà. Ma il calcio nel bene e nel male fa sempre notizia e spesso vede usati due pesi e due misure. Con tutto quello che accade negli stadi, aver tenuto dei ragazzi a casa per un anno personalmente è sembrata una cosa fuori dal mondo.

lunedì 11 marzo 2013

Galliani, che faccia!

L'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ieri è tornato sulla gara di venerdì scorso. "Sono stato zitto perché sono grande amico di Preziosi da trent'anni, altrimenti la voce del Milan si sarebbe sentita. Tutti abbiamo avuto gli occhi per vedere presunti rigori, falli e quant'altro: per rispetto verso il mio amico Enrico non dico niente". Incredibile. Meglio non fare alcun commento.

domenica 10 marzo 2013

Minacce di morte a Portanova

Arrivato nel mercato di gennaio, Daniele Portanova ha impiegato poco tempo per diventare idolo dei tifosi genoani. Dopo il fallo su Pazzini di venerdì sera l'indice di gradimento poi è andato alle stelle. «Era il giocatore che ci mancava, è grazie a gente così che le squadre diventano toste e difficile da battere» è il commento generale. Di parere completamente opposto sono invece i sostenitori del Milan che ieri sui vari siti internet hanno preso di mira il giocatore con insulti feroci come ho scritto oggi sul "Corriere Mercantile". Appena si è avuta la certezza che l'attaccante rossonero non parteciperà alla trasferta di Barcellona si è scatenato di tutto. In molti gli augurano addirittura di morire, minacciandolo torture di ogni genere. Ma ormai su internet ognuno sembra essere libero di scrivere quello che vuole dietro un nick, sarebbe importante che qualcuno pagasse finalmente per quello che dice o scrive.

sabato 9 marzo 2013

Che schifo

Rimangono poche parole dopo aver visto lo scempio dell'altra sera. A questo punto non resta che farsi delle domande e incrociare le dita perché obiettivamente qualche sospetto viene. Non penso che qualcuno voglia mandare in B il Genoa ma di sicuro sembra che all'improvviso il vento abbia iniziato a girare dalla parte avversa. Spero comunque che siano stati solo dei casi (per quanto riguarda un ipotetico disegno di far retrocede il Grifone) e che il rigore non dato a Palermo sia stato solo un errore. Purtroppo quando si affrontano Roma e Milan il rischio di vedersi derubare c'è sempre, accade al Genoa come all'Atalanta, al Catania e all'Udinese. Gli arbitri per fare carriera devono dirigere le grandi gare e quindi non possono essere ricusati dai grandi club, ecco perché con loro sbagliano raramente. E poi, se volete, metteteci anche la famosa sudditanza. Mila, Juve, Inter e Roma: che si facciano un campionato tra di loro. tanto è come se già vi fosse...

lunedì 4 marzo 2013

Il furto

Il furto dell'Olimpico a dir la verità non mi ha sorpreso più di tanto. Non è la prima volta e purtroppo non sarà l'ultima. Ricordo, e vado a memoria, le due espulsioni di Gasperini, quelle di Juric e Sculli ma soprattutto mi viene in mente l'arbitraggio di Banti nel 2009. Quel giorno rimasi a bocca aperta incredulo, davvero un arbitro poteva mettere il campo in salita per una squadra a suo piacimento. Da brividi.
Domenica doveva andare così e così è andata. Nulla di nuovo. vergognosa la direzione di gara ma anche il comportamento di Totti che ha provato a vincere giocando sporco. Questa e' Roma, questa l'Italia signori.
Ha ragione Foschi ad alzare la voce, perché due episodi in pochi giorni fanno nascere brutti sospetti. Indimenticabile la faccia di Baracani dopo il fallo su Rossi in area. E domenica arriva il Milan che "deve"conquistare il secondo posto...
Servirà uno stadio vecchio stile....