
giovedì 23 maggio 2013
Il futuro del capitano
Dico la verità. Per anni ho criticato Marco Rossi per il suo modo di essere capitano. Gli ho sempre riconosciuto onestà, educazione, rispetto e attaccamento alla maglia ma ho sempre pensato che indossare la fascia richieda anche altre doti. Mi sarebbe piaciuto che mettesse la faccia quando le cose andavano male, che prendesse la parola dopo i fatti di Genoa - Siena e che avesse una posizione quando la situazione lo richiedeva. Ma dopo dieci anni di conoscenza sono arrivato al punto di capire che i sui difetti a volte sono anche la sua forza. Marco è un ragazzo timido che non ama i riflettori, odia le telecamere, sopporta a stento i giornalisti ma alla fine è comunque uno che ha fatto e sta facendo la storia di un club come il Genoa. E la storia non si fa per caso. Rossi ha sofferto molto nell'ultima stagione per colpa di quel ginocchio che lo ha fatto disperare e che solo adesso non è più infiammato. Pensavo che dopo un anno così brutto gli venisse il pensiero di smettere e invece no. Marco ha voglia di tornare protagonista ed è per questo si è comprato un macchinario speciale da utilizzare in casa per rinforzare i muscoli anche durante l'estate. A luglio risponderà presente a Neustift, per la decima volta farà un ritiro con la maglia del Grifone. Potrebbe essere la sua ultima stagione, lui vuole farla alla grande. Come al solito. In silenzio, ma alla grande.

Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento