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martedì 5 novembre 2013

Su Perin ammetto che...

Lo ammetto fino a qualche tempo ero tra coloro che pensavano che il giovane portiere non fosse ancora pronto per giocare nel Genoa. Mi sembrava insicuro e a volte persino "fragile" in certe mischie in area e in certe occasioni lo è stato in effetti. Ma nelle ultime settimana sembra aver fatto miglioramenti da gigante al punto da diventare un punto fermo.
Ma non ero l'unico a pensare certe cose fino a qualche tempo se è vero come è vero che tra le prime cose che Gasperini aveva in mente al suo ritorno a Genova c’era quella di verificare in tempi brevi l’affidabilità del ragazzo. Anzi il pensiero del tecnico era proprio quello di farlo rifiatare un po’ per buttare nella mischia un portiere più esperto come Bizzarri.
In effetti nelle prime giornate il numero uno di Latina era andato benino ma in certe situazioni aveva come dato l’impressione di essere ancora acerbo. L’errore sul tiro di Rossi nella gara contro la Fiorentina aveva storcere il naso a molti anche se non è stato l’unio portiere in questo inizio di stagione ad avere problemi con i nuovi palloni sempre più leggere e imprevedibili.
Le prestazioni di Perin avevano fatto venire più di un dubbio anche agli stessi tifosi che in estate avevano sperato fino all’ultimo che la società puntasse sul ragazzo cresciuto nelle giovanili rossoblù e quindi un simbolo per tutti.
Gasperini aveva notato qualcosa che non andava nelle sue prestazioni e per questo appena arrivato a Genova ha subito pensato ad un avvicendamento. Poi però le prestazioni del ragazzo gli hanno fatto cambiare idea al punto che alla vigilia della gara con la Lazio il mister rispondeva così ad una domanda ben precisa. «Perin sta crescendo di gara in gara sarebbe un peccato fermarlo proprio ora. Bizzarri? Prima o poi anche lui avrà la sua opportunità è un grande professionista».
Il giorno dopo le parole del Gaspe, Perin è stato ancora una volta protagonista di una partita come ormai gli succede da qualche settimana. La parata sul pericoloso colpo di testa di Klose nel primo tempo è stato solo uno degli interventi che hanno permesso alla squadra di non andare sotto e quindi poi di vincere nella ripresa.
Ma non sono state solo le prestazioni a far cambiare idea al tecnico. A Gasperini piace anche l’atteggiamento che il ragazzo ha durante gli allenamenti e fuori dal campo. Insomma nonostante la giovane età pare davvero che il guascone di qualche tempo fa sia andato in “pensione” per far posto ad un Perin più maturo e responsabilizzato. Impossibile poi chiedere ad un portiere di non avere nel Dna un po’ di sana pazzia, ma la cosa importante è che Mattia continui il percorso di crescita restando sempre con i piedi per terra.
Personalmente mi sto ricredendo e sono ben felice di farlo.

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