mercoledì 11 febbraio 2015
Bravo Genoa, solo un milione e mezzo per fare la squadra
Non sempre più spendi più vinci. Il Genoa di oggi ne è la dimostrazione più evidente con una rosa che nel suo complesso è costata pochissimo e che invece si sta rivelando all’altezza della situazione.
Dopo aver sperperato risorse economiche andando alla ricerca di “talenti” sudamericani o carneadi con ingaggi monstre (Ribas, ottocentomila euro a stagione per quattro anni , solo per fare un esempio), la società si è trovata nelle condizioni di dover riempire la voragine che si era creata abbassando il monte ingaggio e non facendo investimenti.
Una sorta di spending review obbligata che ha costretto la dirigenza a non fare follie sul mercato estivo e vendere ancora durante quello invernale. «Cambiare sempre così tanto mi provoca qualche fastidio – ammette Gian Piero Gasperini – ma siamo stati obbligati a fare certe scelte e quindi io non posso fare altro che adeguarmi. Di sicuro per me è uno stimolo in più anche se non è facile cambiare otto giocatori in corsa senza la possibilità di fare amichevoli ma dovendo fare il campionato. Certo vittorie come quella di Roma aiutano molto».
Ma come detto prima, non sempre è vera la legge che più spendi più ottieni risultati. Solo due anni fa il Genoa comprò Fetfatzidis a 4,5 milioni di euro (tra l’altro ancora da saldare) mentre la squadra che è scesa in campo lunedì all’Olimpico è costata la “miseria” di un milione e mezzo esclusi Bertolacci, Perin e Kucka che già erano qui.
LA DIFESA Perin è un prodotto del settore giovanile che qualche anno fa era costato circa 140.000 euro, mentre Roncaglia è in prestito dalla Fiorentina e De Maio è arrivato a parametro zero. Tra i migliori in campo contro la Lazio il giovane napoletano Izzo bravissimo a giocare con la tranquillità di un veterano nonostante sia alle prime gare in A. Il Genoa lo ha prelevato in estate dall’Avellino per 250.000 euro, davvero niente se si considera che il suo valore ora è schiazzato alle stelle, presto dovrebbe andare almeno in Under 21.
CENTROCAMPO In attesa di vedere all’opera Bergdich, preso in prestito con diritto di riscatto dopo 18 mesi, sulla sinistra ha agito con ottimi risultati Edenilson che non ha di certo fatto rimpiangere Antonelli passato al Milan per 5 milioni di euro. Il brasiliano è in prestito dall’Udinese e quindi al Genoa non è costato nulla.
Nel mezzo la coppia Bertolacci – Kucka ormai da tanti anni in rossoblù e quindi con i costi ammortizzati nel tempo, mentre sulla corsia di destra ecco Rincon, prelevato in estate a parametro zero dall’Amburgo. Un colpo eccezionale considerato il rendimento che il giocatore ha avuto sin dall’inizio, è infatti riuscito ad ambientarsi in Italia con una facilità disarmante.
Durante l’ultimo mercato è arrivato poi un altro giocatore importante come Tino Costa, anche per lui per ora nessun esborso: prestito e diritto di riscatto a giugno del 2016. Stesso discorso per Laxalt dell’Inter.
ATTACCO Diego Perotti è il capolavoro di Omar Milanetto che lo ha seguito e poi corteggiato a lungo fino a riuscire a fargli mettere la firma sul contratto. Costato 350.000 euro oggi ha un valore di mercato intorno ai 10 milioni di euro.
Applausi anche per l’acquisto di Iago Falque per il quale è stato speso un milione di di euro, un’enormità per il Genoa di oggi. Ma anche in questo caso ha funzionato l’intuito di Milanetto che dopo averlo visto in azione per mesi lo ha ritenuto idoneo per il gioco di Gasperini.
Niang è arrivato poi in prestito secco, Pavoletti con la formula del diritto di riscatto, Lestienne in prestito anche lui. C’è poi Marco Borriello arrivato a costo zero e contratto fino a giugno.
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