venerdì 19 giugno 2015
La beffa degli abbonamenti
Diciamo la verità. Di questi tempi non subire aumenti è già una buona notizia ma i tifosi del Genoa, dopo l’incredibile beffa della mancata licenza Uefa, si aspettavano qualcosina di più. Una sorta di risarcimento insomma considerato che chi ha pagato biglietti e tessere per l'ultimo campionato è stato preso in giro. E invece la società rossoblù per la prossima campagna abbonamenti ha deciso di non modificare i prezzi ma di tenerli invariati. Stop.
Difficile ad oggi poter pensare di superare la quota dello scorso anno perché gran parte della tifoseria non ha ancora smaltito la delusione. Di sicuro le voci di mercato di questi giorni non faciliteranno un avvio con il botto anche perché il Genoa ha come scelto di andare controcorrente. Di solito le società fanno partire le campagne abbonamenti dopo aver fatto un colpo di mercato o quanto meno dopo aver fatto capire che qualcosa potrebbe accadere da un momento all’altro. Oggi invece allo Store è partita la vendita proprio mentre Bertolacci, Falque e Perotti sono ad un passo dall’addio. Non proprio una bella mossa.
Resta da capire quanti soldi debba e voglia ancora incassare Preziosi che già a gennaio, non bisogna dimenticarlo, aveva già venduto Antonelli, Pinilla, la metà di Acerbi e Sturaro. Ma quanto è grosso questo "buco"?
lunedì 15 giugno 2015
Ricordate questi cinesi?
Esattamente un anno fa il presidente del Genoa Preziosi tirava fuori misteriosi cinesi a suo dire pronti ad entrare in società. "Se non andrà a buon fine l'operazione pubblicheremo la loro lettera d'intenti". Sono passati undici mesi...
https://www.youtube.com/watch?v=e53lX59rJFw
martedì 9 giugno 2015
Basta balle
Leggo e rileggo il monologo fatto dal presidente Preziosi su un giornale cittadino ormai allineato e senza la minima coscienza critica. Insomma Preziosi ci vuole far credere che lui non era a conoscenza dei debiti che la società aveva in giro per il mondo e che se l'avesse saputo in tempo avrebbe provveduto a saldarli per evitare la pessima figura relativa alla licenza UEFA. Giuro mi sembra di sognare. Tre sono le ipotesi: il presidente non conosce la situazione economica del suo club, racconta balle o chi gestisce i conti non gli ha detto la verità. Ognuno può trarre le conclusioni che vuole.
Leggo anche il titolo: "Furia Preziosi" per l'impossibilità di giocare un Europa dopo averla conquistato il diritto sul campo grazie ad una squadra straordinaria. Furia Preziosi??E con chi se la prende? Con quei cattivoni della FIGC che gli hanno negato la licenza? Anche loro ce l'hanno con il Genoa, c'è un disegno per non far volare il Grifone...qualcuno è riuscito persino a dire così.
Il presidente prima ci ha voluto far credere che il problema fosse sorto per un vizio di forma, ora ammette che qualche pendenza in effetti c'era. Penso che il tempo delle balle sia finito perché oggi i tifosi esigono delle risposte chiare e non le solite promesse che durano il tempo di un lampo. Giovedì sera ci sarà un'assemblea pubblica che si annuncia piuttosto calda.
Sono sempre più convinto che aver mandato il suo socio cinese sotto la curva a Reggio Emilia sia stata una mossa per tenere buona la piazza, non riesco a darmi altri spiegazioni. Nel frattempo Preziosi dice che Mr Lee potrebbe entrare a breve nel Genoa ma anche farlo a settembre oppure non farlo proprio.
Intanto non ci sono i soldi neppure per riscattare Pavoletti. A gennaio sono stati venduti Pinilla, Acerbi, Antonelli e Sturaro e oggi il club non ha i soldi per fare mercato anzi dovrà cedere per fare cassa.
Ma considerate anche le infinite e milionarie cessioni fatte in tutti questi anni viene spontanea una domanda: ma quanto è grosso questo buco?
Leggo anche il titolo: "Furia Preziosi" per l'impossibilità di giocare un Europa dopo averla conquistato il diritto sul campo grazie ad una squadra straordinaria. Furia Preziosi??E con chi se la prende? Con quei cattivoni della FIGC che gli hanno negato la licenza? Anche loro ce l'hanno con il Genoa, c'è un disegno per non far volare il Grifone...qualcuno è riuscito persino a dire così.
Il presidente prima ci ha voluto far credere che il problema fosse sorto per un vizio di forma, ora ammette che qualche pendenza in effetti c'era. Penso che il tempo delle balle sia finito perché oggi i tifosi esigono delle risposte chiare e non le solite promesse che durano il tempo di un lampo. Giovedì sera ci sarà un'assemblea pubblica che si annuncia piuttosto calda.
Sono sempre più convinto che aver mandato il suo socio cinese sotto la curva a Reggio Emilia sia stata una mossa per tenere buona la piazza, non riesco a darmi altri spiegazioni. Nel frattempo Preziosi dice che Mr Lee potrebbe entrare a breve nel Genoa ma anche farlo a settembre oppure non farlo proprio.
Intanto non ci sono i soldi neppure per riscattare Pavoletti. A gennaio sono stati venduti Pinilla, Acerbi, Antonelli e Sturaro e oggi il club non ha i soldi per fare mercato anzi dovrà cedere per fare cassa.
Ma considerate anche le infinite e milionarie cessioni fatte in tutti questi anni viene spontanea una domanda: ma quanto è grosso questo buco?
giovedì 4 giugno 2015
Ricevo e pubblico
Ora che l’ultima foglia di fico non ha retto il peso della contabilità, il re è nudo, e i Grifoni in Rete denunciano il vergognoso epilogo di una farsa che ha visto in Enrico Preziosi il più cinico dei protagonisti.
Com’è noto, la leggerezza dell’essere è insostenibile, e per dimostrarlo basterà ricordare l’arroganza dei suoi ultimi messaggi alla Tifoseria, da “non so nulla della licenza chiedete ai miei dipendenti”… fino al ritiro del ricorso per evitare rischiose sbirciate ai bilanci, magari passando per gli insulti e gli sberleffi a chi osava dubitare di tanta virtù, e volgarmente definiti “mentecatti”.
Come dimenticare certe arringhe televisive senza contraddittorio con cui veniva aizzata la folla osannante e che, alla luce degli eventi, hanno rappresentato premeditate mistificazioni.
Questa gloriosa stagione calcistica si è trasformata in un boomerang, perché ha scoperchiato il bel tappeto sotto cui il Presidente nascondeva i guai e, annunciando una nuova imminente verginità, somiglia alla promessa sposa che, angosciata, teme la rivelazione del proprio osceno passato.
Ormai da anni i Grifoni in Rete sospettano che il buio oltre la siepe incomba, e la triste vicenda della licenza rafforza il dubbio che altre sciagure si profilino all’orizzonte, memori che il suo modo di uscire di scena è sempre stato brusco e sbrigativo.
Nonostante l’enorme quantità di milioni ricavati dal mercato giocatori, i conti del Genoa non erano in ordine, e nessuno può garantirci che lo siano oggi, men che meno può farlo un personaggio alle prese, parrebbe, con i primi 50 licenziamenti della sua azienda.
Se davvero la torta di riso è finita, si capirà tra breve, quando riapriranno le bancarelle del “prendo 3 e pago 2”, o più probabilmente i saldi del “vendo tutti per smobilitazione”.
Per trasmettere ai posteri il danno morale che una simile superficialità ci ha inflitto, non basteranno le parole che affidiamo alla Rete, né l’indiscutibile coerenza che ci sostiene, e neppure gli almanacchi del 2015 che scriveranno la parola “Sampdoria” al posto di “Genoa”.
Servirà l’inequivocabile condanna della storia, che in genere si dice venga scritta dai vincitori, ma che nel caso del Genoa è preferibile sia raccontata dagli sconfitti.
E cioè da noi.
CD GRIFONI IN RETE
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