martedì 29 maggio 2012
Intrecci molto pericolosi
Giornata davvero difficile quella che si sta per chiudere. Sedici vittime, 200 feriti e ben 8.000 sfollati. Pensare ad altro quando a pochi chilometri di distanza c'è l'inferno non è facile. Oltretutto la terra per l'ennesima volta ha tremato anche da noi facendoci capire ancora meglio cosa hanno provato le popolazioni più colpite. Tutto questo ci ha fatto dimenticare all'improvviso l'inchiesta di Cremona e ancor di più il silenzio del presidente Preziosi.
I tifosi del Genoa, comprensibilmente, sono frastornati. Il ricordo di una stagione maledetta è ancora vivo e, come se non è bastasse, sono arrivate le mazzate legate all'inchiesta sul calcio scommesse. Milanetto in carcere, Criscito indagato e Sculli finito nel mirino della magistratura per incontri e telefonate sospette. Proprio quest'ultimo è al centro di un altro intrigo. Eccolo. Dagli atti dell'inchiesta,emerge che gli investigatori si mettono a cercare elementi su Giuseppe Sculli, l'attaccante del Genoa per il quale il Gip ha respinto la richiesta d'arresto senza però negare una sua "disponibilità" alle combine e ricordando i suoi legami con la criminalità organizzata.
Il 19 marzo scorso, ricostruiscono gli investigatori, Sculli è a Roma in occasione di Roma-Genoa, partita per la quale non è stato convocato. Il giocatore parla al telefono con una persona che chiama "fratellino" e che invita ad incontrarlo all'hotel degli Aranci - dove sono in ritiro i rossoblù - per poi andare insieme a vedere la partita. Il "fratellino", accertano gli investigatori, altri non è che Romano Massimo Papola, massaggiatore della Lazio. L'uomo arriva all'albergo a bordo di una Smart con un'altra persona - "un uomo di circa 40/45 anni, con capelli rasati a zero" scrivono gli investigatori - e poi i tre entrano nell'hotel.
Il dato "piuttosto curioso che emerge", è scritto nelle carte, "è che la stessa vettura era stata controllata a Roma con a bordo il noto estremista di destra legato ai Nuclei armati rivoluzionari e vicino agli ambienti della malavita organizzata Massimo Carminati, soprannominato 'er cecatò per via di un'evidente menomazione all'occhio sinistro (permanente conseguenza di un pregresso scontro a fuoco con i carabinieri risalenti all'anno 1981)". "Si ricorda - proseguono gli investigatori - che Carminati è stato affiliato alla Banda della Magliana ed accusato di aver garantito il legame tra l'organizzazione criminale romana ed il mondo dell'eversione di destra e della criminalità organizzata romana". Quando viene fermato, Carminati è in auto con Giovanni De Carlo, "campione italiano classe 'B' di kick boxing". Ed è questo personaggio, concludono gli investigatori, che "verosimilmente si incontra con Sculli" e Papola nell'albergo del ritiro del Genoa. Quale fosse lo scopo dell'incontro, è quanto stanno cercando di accertare gli inquirenti.
Sono innocentista e garantista. Da sempre. Prendo solo atto.
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