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domenica 8 settembre 2013

Pensieri sulla festa...in libertà

Mi piace andare controcorrente, l'ho sempre fatto sin da ragazzino e non smetterò certo ora. L'altra sera tornando a casa dalla festa del Palasport cercavo di pensare a cosa avevo appena assistito. Intanto ad una splendida dimostrazione di cosa significhi essere genoani e mi riferisco al lavoro fatto da centinaia di volontari e dalla partecipazione di intere famiglie e gente di ogni età. La cosa che più mi ha fatto piacere è stata proprio vedere una marea di bimbi fieri di indossare una maglia o sventolare una bandiera. Mi è piaciuta quindi la partecipazione popolare e l'entusiasmo di un popolo fiero della proprio storia nonostante le tante delusione subìte negli anni. Mi è piaciuto anche vedere Dario Bianchi commuoversi mentre riceve una targa dai suoi "colleghi" di gradinata, ma anche le facce di alcuni giocatori davvero sorpresi nel vedere una simile atmosfera. Ma sono molte anche le cose che mi hanno fatto sorridere. Eccole. Non ho capito con quale criterio siano stati scelti gli ospiti, tutti anni Ottanta e con un fascino davvero modesto soprattutto per chi neppure mai li aveva sentiti nominare. Perché Ivana Spagna? Perché i Gazebo e Sandy Marton? Forse sarebbe stato meglio un genovese come Cristiano De Andrè oppure se si voleva osare qualcosina in più anche il rossoblù Sergio Pizzorno, il leader dei Kasabian.  E poi forse non era meglio organizzare un'amichevole di prestigio al Ferraris (che avrebbe avuto anche più risalto nazionale) piuttosto che una sorta di festa dell'Unità con musica e panini con salsiccia? Non so, se non fosse stato per il calore della gente, sul palco sabato sera poca energia e poco divertimento. Un appunto anche sull'elezione della Miss se me lo permettete. Non me ne voglia la bella Chiara Brasi, ma come è possibile che una candidata come Sara Vicale (basta andare su Google per vederla) possa addirittura arrivare terza? Il papà, proprietario del ristorante dove sono soliti andare giocatori e dirigenti, forse avrà capito perché la figlia non ha vinto. Ma allora perché l'hanno fatta partecipare? Cose da Grifo. Buon compleanno comunque Vecchio Genoa.


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