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lunedì 30 settembre 2013

Società nel caos


La sensazione, piuttosto chiara, è che da almeno tre anni Enrico Preziosi non ne azzecchi più una. Giocatori cambiati con una facilità disarmante, direttori sportivi chiamati e poi mandati via senza un perché, allenatori sbagliati in continuazione.
Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni ha poi dell’incredibile. Solo qualche settimana fa il presidente minacciava in maniera piuttosto accesa chi gli chiedeva se Liverani fosse in bilico oppure no, l’altra sera lo ha mandato via senza neppure chiamarlo. D’altra parte lui è fatto così, i dipendenti li tratta in questa maniera: basta chiedere a chi negli anni si è trovato a casa senza mai ricevere una sua telefonata. Questione di stile, e a volte di coraggio.
A proposito: Daniele Delli Carri ha saputo dai giornali l’intenzione di Preziosi di farlo fuori. Fino all’ultimo ha lavorato con il solito entusiasmo, poi ha preso atto della realtà senza riuscire a darsi una spiegazione. Impresa ardua, considerato che nel mondo Genoa tutto sembra frutto dell’improvvisazione e poche volte della logica.
A questo punto non resta che aggrapparsi a Gian Piero Gasperini e alla sua voglia di scrivere un’altra pagina importante della storia rossoblù.
Ma il presidente che per dieci anni ha fatto la storia di questo club riportandolo anche in alto facendogli vivere pagine magnifiche, dovrebbe uscire allo scoperto, ammettere i suoi continui fallimenti e dire cosa intende fare di una società che ogni tanto si ritrova ad offrire in giro a qualche “amico”. Vuole realmente vendere oppure no? Ha la forza di mantenerla, oppure no? Ci sono i soldi per andare avanti, oppure no? Sono queste alcune delle domande che dal massimo dirigente rossoblù richiederebbero delle risposte. In tempi brevi.
Ps. Non venitemi a dire che sull'altra sponda nessuno scrive queste cose, non mi interessa. Io rispondo di me stesso. Mi occupo di Genoa e scrivo di Genoa.

Ps del ps. Non sono diventato matto se scrivo così. Chi ha orecchie per intendere intenda...

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